Negli ultimi anni è sempre maggiore l’attenzione alla sostenibilità ambientale nel mondo del calcio. Moltissime squadre hanno iniziato a ristrutturare i propri stadi con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale. Le strutture sportive dovrebbero inserirsi in modo armonico nel contesto della città dove si trovano e diventare una risorsa per la collettività. Uso di pannelli fotovoltaici, limitazione dell’uso di plastica e donazione degli alimenti avanzati dalla vendita sono tra le più comuni iniziative introdotte negli stadi.

Qual è l’impatto ambientale di una partita di calcio?

L’impatto ambientale di un evento sportivo è in genere molto forte. Uno studio del 2007 ha determinato l’impronta ecologica di un importante evento calcistico, la finale della FA Cup del 2003-2004, giocata nel Millennium Stadium di Cardiff. È stata calcolata una produzione di 59 tonnellate di rifiuti per il consumo di cibi e bevande durante tutta la partita. A questo dato bisognerebbe aggiungere l’inquinamento dovuto alla produzione di CO2 in seguito allo spostamento di tutti i tifosi dalle loro abitazioni private fino allo stadio.

Stadi ecologici e dove trovarli

Lo Stade de Suisse a Berna è stato tra i primi nel mondo ad aver attuato una “politica verde” dotandosi di un impianto solare in grado di soddisfare il proprio fabbisogno energetico e quello di 400 abitazioni nelle vicinanze.
Molti stadi sono stati ristrutturati in Brasile per i Mondiali di calcio del 2014 per essere all’avanguardia nel campo delle energie rinnovabili. Il National Stadium di Brasilia ora dispone di un impianto fotovoltaico, di un sistema di recupero dell’acqua piovana ed è attrezzato con un parcheggio per 3500 biciclette.
I Forest Green Rovers, una squadra inglese della seconda divisione, hanno annunciato la costruzione del primo stadio interamente realizzato in legno. Si chiamerà Eco Park Stadium e avrà un profilo tale da integrarsi pienamente con il paesaggio circostante.
In Italia ci sono varie società attente all’aspetto ecologico come Juventus, Cagliari, Genoa e Sampdoria. La società torinese ha riutilizzato alcuni materiali del precedente impianto per la costruzione del nuovo Juventus Stadium. Le altre tre società hanno adottato politiche plastic free all’interno dei loro impianti.
Nel 2020 è nato il progetto Life Tackle cofinanziato dall’Unione Europea e coordinato dalla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. «Obiettivo principale del progetto è di diffondere pratiche di gestione ambientale all’interno di club professionistici e all’interno degli stadi. Altri obiettivi sono l’incremento della sensibilità ambientale dei supporters che frequentano gli stadi e l’inserimento del tema ambientale nelle politiche sportive comunitarie» dichiara Tiberio Daddi, project manager del progetto.
Attraverso questa iniziativa anche il calcio può diventare veicolo di messaggi positivi sul fronte ecologico, sensibilizzando calciatori, dirigenti e tifosi.

 

Fonte:Sapere Scienza

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