Una piccola ghiandola a forma di farfalla che ha un ruolo fondamentale nel nostro organismo. È la tiroide, infatti, a regolare i processi metabolici ed il consumo di energia attraverso la produzione di due ormoni: la tiroxina (T4) e la triiodotironina (T3).
Le alterazioni della tiroide: ipotiroidismo e ipertiroidismo. Sintomi e differenze
Le più frequenti cause dell’alterazione della tiroide sono l’ipertiroidismo, l’eccesso di ormoni tiroidei che provoca intolleranza al caldo, cardiopalmo, tremori e irritabilità, e l’ipotiroidismo, la produzione insufficiente di ormoni tiroidei che causa aumento di peso, stanchezza, peggioramento del tono dell’umore, fatica a concentrarsi.
Per proteggere la salute della tiroide, oltre alle terapie, è importante seguire una sana ed equilibrata alimentazione. Esistono alimenti che aiutano o, al contrario, infiammano la tiroide? Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Serena Missori, specialista in Endocrinologia e Malattie del ricambio e Responsabile scientifico del nuovo corso FAD “La dieta giusta per ipo ed ipertiroidismo” che fa parte della serie da 14 crediti ECM “Il gusto è salute” offerto dal provider di Consulcesi Club.
Ipotiroidismo: gli alimenti da incrementare e quelli da evitare. Attenzione al glutine
«In caso di ipotiroidismo e tiroidite autoimmune – precisa la dottoressa – sì agli alimenti ricchi di iodio per far funzionare meglio la tiroide: pesce, alghe, pistacchi sono ricchi di tirosina e noci del Brasile ricche di selenio». In più, l’esperta suggerisce di sfiammare anche l’intestino visto il legame tra queste patologie tiroidee e la disbiosi intestinale: «Scegliere cereali e pseudocereali senza glutine o a basso tenore di glutine, limitare l’introito di latte, latticini e derivati».
Poi, un accenno alle crucifere: «Rallentano la funzione tiroidea perché contengono la goitrina, ma se le associamo al pesce che è ricco di iodio bypassiamo la problematica e possiamo beneficiare del sulforafano contenuto nelle crucifere che ci aiuterà a fare prevenzione cardiovascolare ed oncologica».
Con l’ipertiroidismo sì alle crucifere, uova e semi oleosi
Diverso il discorso per l’ipertiroidismo: «Quando la tiroide è in subbuglio – evidenzia la dottoressa Missori – e mette in circolo troppi ormoni tiroidei possiamo sfruttare l’effetto rallentante delle crucifere consumandole più di frequente, anche una o due volte al giorno, soprattutto nelle fasi acute. Limitare, invece, tutti gli alimenti che contengono troppo iodio. Vanno bene le uova, via libera ai semi oleosi che sono ricchi di grassi benefici e capire se il glutine ci fa bene o meno» aggiunge.
Cosa mangiare se si è stressati? No alla carne rossa
Anche lo stress può interferire con il buon funzionamento della tiroide. Come tenere a bada ansia e tensioni? «Lo stress cronico e non gestito in modo corretto aumenta la produzione endogena di cortisolo – conferma Serena Missori – rallentando un pochino l’efficacia della tiroide».
Stress, ansia e preoccupazioni si gestiscono «curando la qualità del sonno, aiutandoci con fitoterapici come valeriana, passiflora o teina che è un aminoacido che induce il rilassamento. Va bene il magnesio e per cena se soffriamo di problemi di tiroide e siamo particolarmente stressati optiamo per un’insalata fatta con la valeriana e un petto di tacchino che contiene triptofano che è un precursore della serotonina. Evitare la carne rossa che stimola la sintesi della dopamina che ci sveglia. Curando la qualità del sonno attraverso tecniche specifiche e piccoli accorgimenti nutrizionali riusciamo ad abbassare l’effetto negativo dello stress sulla nostra tiroide» conclude la Missori.
La chef Marisa Maffeo: «Pochi ingredienti semplici e stagionali. Mangiare bene senza rinunciare al gusto»
Individuare gli alimenti giusti per noi e la loro corretta preparazione e associazione ci permette di mangiare bene e restare in salute. «Con pochi ingredienti semplici e stagionali è possibile mangiare bene e sano senza rinunciare al gusto – sottolinea la finalista della nona edizione di MasterChef Marisa Maffeo, protagonista di uno show cooking condotto insieme alla dottoressa Missori per introdurre il corso di formazione».
Ci sono tantissime ricette semplici che possono essere realizzate anche in pochi minuti. Un esempio? «Un pesce all’acqua pazza quindi con pomodorini o delle insalate con verdure di stagione, frutti stagionali o semi tostati».
Il consiglio della chef è quindi «prediligere alimenti di stagione – conclude Marisa Maffeo – ma ce ne sono alcuni come lamponi e frutti rossi che possono essere tranquillamente utilizzati surgelati perché non perdono le loro proprietà».
Fonte: Sanità Informazione