Si tratta di dati che per il ministero della Salute di Tel Aviv hanno “importanti implicazioni per l’immunità di gregge e la capacità del virus di evolversi ulteriormente”. Il 57% degli israeliani è completamente vaccinato, l’88% della popolazione con più di 50 anni.
Dal Paese che più velocemente al mondo ha vaccinato la sua popolazione arriva una notizia, elaborata dal Ministero della Salute, che riguarda il vaccino prodotto da Pfizer-Biontech, col quale sono stati immunizzati in massa i suoi cittadini. Secondo nuovi dati che arrivano da Tel Aviv sulla protezione del vaccino anti-Covid nei confronti della variante Delta di Sars-CoV-2 emerge infatti che l’efficacia del vaccino Pfizer “scende al 64% dal 94% contro altri ceppi. Ciò ha importanti implicazioni per l’immunità di gregge e la capacità del virus di evolversi ulteriormente”. A rilanciare i dati è stato Yaniv Erlich, scienziato israeliano-americano, professore associato alla Columbia University, che in un tweet ha scritto: “Brutte notizie in arrivo stamattina da Israele“. Allo stesso tempo, però, ha specificato che il calo della protezione riguarda i contagi e non influisce sui ricoveri né tanto meno sui decessi osservati finora.