I taxi volanti del futuro sono già una realtà, perlomeno a livello progettuale e, in molti casi, di test. In attesa di risolvere altre problematiche, forse più burocratiche (con gli enti per la sicurezza aerea) che tecnologiche, le iniziative si moltiplicano, e anche in Italia ci si prepara a ciò che finora è stato visto in libri e film di fantascienza. Uno di questi progetti è stato presentato da SkyGate, che crede nel futuro e nei giovani talenti, per lo sviluppo della prima rete italiana di Urban Air Mobility, in collaborazione con IAAD, l’Istituto d’Arte Applicata e Design, che rappresenta uno dei principali poli dell’alta formazione in Europa. Il progetto è ambizioso e si chiama SkyGate: il co-ideatore è l’ingegnere aerospaziale Paolo Pari, che si prefigge di realizzare il primo progetto italiano di mobilità aerea urbana destinata al trasporto passeggeri con aerotaxi elettrici.

La collaborazione, nata dall’accordo tra DigiSky – società promotrice dell’iniziativa SkyGate insieme ad Always, e fondata da Paolo Pari assieme all’ex astronauta dell’ESA Maurizio Cheli – e IAAD è quella di offrire ai giovani designer l’opportunità di familiarizzare con un settore della mobilità innovativo e attento alla sostenibilità. Il progetto nasce all’interno della zona aeroportuale di Torino Aeritalia, sede ideale per la sperimentazione in volo delle tecnologie e destinato a diventare il primo hub di mobilità aerea urbana. Sono stati coinvolti 60 studenti che, divisi in 18 gruppi, si sono cimentati nella progettazione di design di velivoli e VTOL (velivoli ad atterraggio verticale). I giovani della scuola di design sono stati affiancati da alcuni studenti del corso di Ingegneria Aerospaziale del Politecnico di Torino, partner del progetto SkyGate, che hanno contribuito definendo i requisiti tecnici di progetto.

Al momento ci sono più di 200 società nel mondo che stanno lavorando a concept e prototipi di velivoli dedicati alla Advanced Air Mobility, incluse alcune società italiane, tra cui uno dei partner di SkyGate, Manta Aircraft. I primi voli sono previsti tra il 2024 e il 2026, in occasione delle Olimpiadi di Parigi e di Cortina. In questo contesto SkyGate auspica che il territorio torinese, e italiano in generale, possa giocare un ruolo di rilievo nello sviluppo di questo mercato, preparando professionisti competenti e motivati. “Il rapporto dinamico e innovativo con il territorio, che da sempre è al centro della filosofia IAAD, ha portato i nostri studenti di transportation design ad accettare la sfida lanciata da DigiSky sull’importanza di adottare soluzioni alternative di mobilità urbana mirate alla riduzione dell’inquinamento”, spiega Mauro Bimbi, docente IAAD e coordinatore del progetto.

“Ragionando in parallelo su ergonomia e design, i team di lavoro sono partiti dall’analisi dello scenario sociale, organizzativo ed economico del tessuto urbano, per passare allo studio dell’impatto sull’utenza dal punto di vista della piacevolezza e, in seguito, ad una fase più sperimentale relativa all’accessibilità, al comfort posturale, alla visibilità diretta/indiretta e agli spazi di movimento, il tutto tradotto in forme accattivanti di interni ed esterni”, sottolinea Luca Bar, docente IAAD. “I giovani dello IAAD – aggiunge Paolo Pari – “si sono rivelati all’altezza della sfida e hanno dovuto integrare le loro competenze di design con gli stringenti requisiti di ingegneria e di meccanica del volo, in un’attività sinergica svolta insieme con gli studenti del Politecnico”.

A conclusione dell’iniziativa, durante un evento in streaming, i 18 progetti sono stati ufficialmente presentati a una giuria ad hoc composta dai docenti IAAD e da Paolo Pari di SkyGate, che ha poi decretato il vincitore. Il primo classificato è stato il progetto “FLY-TO”, realizzato dagli studenti Davide Bianco Francesetti, Nicola Gadolini, Matteo Ramello ed Emanuele Angioni; secondo classificato il progetto “AIRTO” degli studenti Ettore Calzoni, Niccolò Casagrande, Matteo Rossetti e Andrea Zavattini; terzo “E-VTON” di Fabio Allegri, Gabriele Combi e Pierangelo Fanizzi.

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