Il mal di testa è uno dei dolori più comuni di cui soffrono le persone; ma ci può essere una relazione diretta tra il mal di testa e i problemi alla vista? La risposta è sì: può essere strettamente legato a errori di rifrazione come la miopia, all’affaticamento degli occhi, allo strabismo, ecc. Secondo www.clinicabaviera.it, una delle aziende leader in Europa nel settore dell’oftalmologia, due persone su dieci soffrono regolarmente di mal di testa e più della metà degli adulti nell’ultimo anno ha sofferto almeno una volta di mal di testa. Fortunatamente, si tratta di solito di un dolore temporaneo che passa in poche ore.
L’emicrania è spesso accompagnata da problemi alla vista come l’apparizione di lampi, punti luminosi, luci, sintomi generalmente indicati come aura visiva. Queste auree possono essere anche accompagnate da vertigini, brividi, confusione, sensibilità alla luce e persino perdita parziale della vista. Anche se le cause sono molte, gli errori di rifrazione fanno sì che la persona faccia uno sforzo continuo per mettere a fuoco la visione e questo genera tensione nei muscoli vicino agli occhi, provocando poi il mal di testa.
Secondo gli esperti di Clinica Baviera è molto difficile evitare l’emicrania, ma si può provare a prevenirla o almeno a ridurne durata e conseguenze seguendo alcuni piccoli consigli:
1. Consultare un oculista
La prima e più importante cosa da fare è consultare un oftalmologo per correggere eventuali problemi visivi, se ce ne sono, e per escludere altre possibili patologie.
2. Moderare l’uso di schermi elettronici
È essenziale non passare troppo tempo davanti agli schermi e, se non c’è altra possibilità, cercare di fare delle pause regolari chiudendo gli occhi per farli riposare. È essenziale fare una pausa di dieci minuti ogni ora per evitare l’insorgere di problemi. È anche molto importante posizionare gli schermi alla giusta distanza, a circa 40 o 45 cm dagli occhi, tenerli puliti e con un’illuminazione adeguata.
4. Condurre una vita sana
È fondamentale non fumare, non solo per il mal di testa, ma per la nostra salute in generale. È anche consigliabile limitare il consumo di alcol e caffeina, che possono scatenare l’emicrania e aumentare la sua intensità. Inoltre, dovremmo condurre uno stile di vita sano e bere molta acqua per restare bene idratati.
5. Mangiare bene
Sarebbe importante anche seguire una sana alimentazione, prediligendo frutta e verdura e cibi freschi; meglio evitare gli alimenti che possono causare mal di testa come insaccati, cibi in scatola, frutti di mare, prodotti fermentati e qualsiasi cibo ultraprocessato.
6. Fare attività fisica regolarmente
Non dobbiamo condurre una vita sedentaria, è importante fare esercizio quotidiano per mantenere una buona salute generale e in particolare per avere una buona salute visiva.
7. Fare attenzione allo stress
È importante ridurre lo stress, che può influire sulla salute e causare ansia e mal di testa.
8. Dormire abbastanza
Non è solo importante dormire otto ore al giorno per sentirsi bene, ma è essenziale avere una buona routine del sonno.
9. Prestare attenzione agli occhi
Dobbiamo evitare l’affaticamento degli occhi e la secchezza oculare, quindi cercare di sbattere le palpebre frequentemente e di lubrificare i nostri occhi con lacrime artificiali.
10. Cercare di alleviare il dolore
Se questi consigli non bastano per evitare il mal di testa, si consiglia di seguire questi piccoli passi per cercare di ridurne l’intensità e la durata:
– Riposare in una stanza tranquilla e buia, preferibilmente in silenzio per favorire il recupero.
– Massaggiare delicatamente la testa e la zona degli occhi per rilassare e rilasciare la tensione.
– Applicare impacchi di acqua fredda sulla fronte per alleviare il dolore.
– Fare un bagno o una doccia calda o fredda, secondo i gusti, per cercare di rilassare e “rinfrescare” la mente.
– Non non curarsi da soli.
– Tenere un diario del dolore. È buona pratica avere un registro su cui annotare data e ora dell’insorgenza dei sintomi, segnare cosa si stava facendo quando si sono presentati, le cose mangiate e bevute nelle 24 ore precedenti; in cui spiegare come è andata la notte prima, le ore di sonno dormite e quanto è durato il dolore, al fine di individuare possibili fattori scatenanti. Tutte cose che possono senza dubbio aiutare lo specialista a focalizzare il problema.
Fonte: L’altra medicina