Legumi, i benefici per salute e ambiente: ecco quanti dovremmo consumarne

Articolo del 21 Febbraio 2022

Ricchi di proteine, facili da coltivare e da cucinare: i legumi fanno bene e sono un perfetto alleato per combattere la fame nel mondo.

Tavole imbandite di legumi, almeno per un giorno, anche perché nei piatti degli italiani ceci, fagioli e lenticchie non occupano un posto di gran rilievo. “Un tempo era diverso, quando la gente andava a coltivare la terra e faceva una gran fatica fisica, allora si tenevano in piedi con pane e legumi. Di carne se ne mangiava poca”, racconta il professor Andrea Ghiselli, presidente Società italiana di Scienza dell’Alimentazione.

I legumi invece sono alleati fondamentali per combattere la malnutrizione, portare avanti un’agricoltura sostenibile e una dieta equilibrata. Per questo motivo la FAO promuove dal 2018 la Giornata mondiale dei legumi, che si celebra il 10 febbraio. Sono un prodotto che si coltiva bene in terreni aridi, con un basso impatto ambientale e possono essere conservati a lungo. Per non parlare della facilità di cottura: si trasformano in gustosi antipasti, primi sfiziosi e secondi fantasiosi, ma sono buonissimi anche semplicemente lessati o cotti al vapore.

“I legumi costituiscono una fonte proteica molto importante, forniscono metalli, ferro, fibra – spiega il professor Ghiselli – e potrebbero essere assunti sempre, anche a colazione, ma questo non fa parte delle nostre abitudini. Eppure sarebbe importante fare scorta di proteine la mattina, oppure sceglierli come spuntino”.

Secondo una stima della Coldiretti, nel 2021 i consumi dei legumi nel nostro Paese sarebbero aumentati del 15 per cento. In genere però nel piatto degli italiani compaiono sì e no una volta alla settimana. “Seguendo le nostre abitudini, sarebbe già utile gustare ceci, fagioli, lenticchie tre giorni su sette. E non bisogna considerarli un contorno, ma un complemento del primo. Oppure un secondo completo. Potremmo mangiarli tutti i giorni, a pranzo e a cena”.

La famosa dieta Eat Lancet, che coniuga salute e sostenibilità, ne propone un uso costante. “Il tetto sta comunque nell’equilibrio – prosegue Ghiselli – Se si mangiano tutti i giorni legumi, senza consumare pesce, carne e uova, potrebbe esserci uno squilibrio. Se invece si abbinano al resto del cibo, se ne posso mangiare a volontà. Danno sazietà, ferro, proteine vegetali”.

I fagioli e i ceci sono tra i preferiti degli italiani, seguiti dalle lenticchie. “Anche piselli e fave sono legumi, ma hanno un contenuto maggiore di acqua: se nei fagioli freschi ci sono 10 grammi di proteine, in fave e piselli ce ne sono 5, quindi o se ne mangia una doppia porzione oppure si dovrebbero scegliere quelli secchi. Poi ci sono fagiolini e fagioli corallo, anche loro sono legumi ma non vengono inclusi nella categoria perché consumati con tutto il baccello, quindi sono considerati verdura”.

E il lato oscuro dei legumi? “Praticamente non esiste, eccetto che per le persone particolarmente sensibili ai prodotti fermentabili (e naturalmente gli allergici) a cui potrebbero causare dei fastidi come flatulenza, gonfiore, distensione addominale. Ancora non è ancora chiaro se consumare i ‘legumi a imitazione’, (pasta, bistecche, realizzate con i legumi) faccia ugualmente bene, probabilmente sì. In ogni caso, oggi, dovremmo tutti insistere sulle proteine vegetali”.

 

Fonte: La Repubblica

LEGGI TUTTE LE ALTRE NEWS