Integratori alimentari, fitoterapici, nutraceutici al centro del 1st Joint Meeting on Natural Products, a Napoli fino al 26 febbraio. L’Italia è tra i maggiori consumatori europei di integratori. Francesca Menniti-Ippolito dell’Iss e Coordinatore del sistema nazionale di Fitosorveglianza e sulla sicurezza dei prodotti di origine naturale: “Vietato sottovalutare eventi avversi derivati dai prodotti di origine naturale o da un loro uso improprio”.
Creare una comunità scientifica che collabori nell’area del Mediterraneo per sostenere e far progredire la farmacologia delle sostanze naturali, in particolare nell’area mediterranea. Questo l’obiettivo del 1st Joint Meeting on Natural Products Sif – Siphar – Imgnpp che, per la prima volta vede riuniti tutti gli esperti del settore dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, dalla Francia, Spagna, Italia e Grecia ai Paesi del Nord-Africa, dei Balcani e del Medio Oriente.
Al Congresso partecipano esperti di vari campi, dalla botanica alla fitochimica, dalla farmacognosia alla nutraceutica ed al campo agro-alimentare.
Le piante e i loro derivati sono spesso impiegati come costituenti di prodotti cosiddetti “naturali” e di integratori alimentari, che sono oggi sempre più utilizzati. Il fatto che si tratti di prodotti di origine naturale non significa necessariamente che siano privi di effetti collaterali. Un uso inappropriato, inoltre, può determinare conseguenze, anche gravi, per la salute. Ecco perché è necessario monitorare attentamente le reazioni avverse che possono derivare dal loro utilizzo e stabilire una corretta informazione per i consumatori sul profilo di sicurezza e del rapporto rischio/beneficio dei prodotti.
“L’Italia è tra i massimi consumatori di integratori alimentari in Europa. È fondamentale informare correttamente i consumatori e aumentare la consapevolezza sui prodotti di automedicazione – sottolinea Francesca Menniti-Ippolito, dell’Iss e Coordinatore del sistema nazionale di Fitosorveglianza e sulla sicurezza dei prodotti di origine naturale, intervenuta alla cerimonia di apertura del Congresso – non bisogna sottovalutare la possibilità di eventi avversi, che possono derivare non solo dai prodotti in sé ma anche dell’uso improprio che se ne può fare. Le società scientifiche in quest’opera di informazione possono essere di grande aiuto”.
“Chi acquista integratori di origine vegetale diffidi del mercato digitale – raccomanda Agostino Macrì Responsabile Alimentazione dell’Unione Nazionale Consumatori – dove è facile trovare prodotti non controllati e non notificati al Ministero della Salute. Molto meglio recarsi in farmacia, parafarmacia, erboristeria o anche al supermercato e acquistare prodotti realizzati da aziende italiane conosciute e controllate in Italia. Soprattutto, bisogna diffidare di quei prodotti che promettono risultati mirabolanti (ad esempio dimagranti o afrodisiaci): non esistono prodotti miracolosi! Occorre imparare a leggere con attenzione le etichette dei prodotti perché dietro il miraggio del ‘naturale’ a volte si nascondono farmaci il cui nome non viene dichiarato esplicitamente, come nel caso di farmaci anoressizzanti inseriti dentro integratori alimentari per dimagrire”.