Il magma potrebbe essere una fonte di energia inesauribile: per sfruttarla bisogna perforare il suolo per 20 km, e un’azienda ha costruito una macchina per farlo.
I cambiamenti climatici e il complesso contesto storico che stiamo vivendo in questo inizio di 2022 ci suggeriscono che sarebbe ora di adottare serie soluzioni alternative all’uso di combustibili fossili, per rispondere al nostro famelico bisogno di energia. Un’azienda creata da un gruppo di ricercatori del MIT afferma di avere la soluzione: niente nucleare né pannelli solari, ma un perforatore in grado di raggiungere il magma a 20 km di profondità e garantirci energia illimitata a un costo irrisorio. La geotermia viene già ampiamente utilizzata, per la produzione diretta di acqua calda e per produrre energia elettrica, in Paesi che hanno fonti di magma vicine alla superficie, come in Islanda, dove oltre l’85% dell’energia consumata è geotermica (e una bolletta elettrica media è di appena 15 euro ogni sei mesi).
Viaggio sotto la pelle della Terra
Non è la prima volta che si cerca di perforare la crosta terrestre per raggiungere i 20 km di profondità: negli anni Sessanta del secolo scorso ci aveva provato l’URSS, fermandosi però a poco più di 12 chilometri per insuperabili – all’epoca – problemi tecnici (legati alle alte temperature e viscosità delle rocce). Perché proprio 20 km? È questa la distanza minima da percorrere al di sotto della superficie del nostro Pianeta per arrivare al magma, che potrebbe essere una fonte di energia praticamente illimitata, in grado di rispondere al nostro attuale fabbisogno di energia per due milioni di anni mettendo in gioco lo 0,1% del calore della Terra.
La struttura della Terra (clic sull’immagine per ingrandirla). I moti convettivi del nucleo fuso del pianeta sono la fonte del campo magnetico. Il mantello inizia a circa 2.900 chilometri di profondità, appena sopra il nucleo, e termina poche decine di chilometri sotto la crosta. La risalita del materiale fuso dal nucleo è anche il motore della tettonica delle zolle.
Elettroni polverizzatori
Per raggiungere i ventimila metri di profondità la Quaise Energy, questo il nome dell’azienda, utilizzerebbe un girotrone, un tubo sottovuoto all’interno del quale corre un fascio di elettroni che, accelerati dal campo magnetico interno al tubo, raggiungono un’energia in grado di polverizzare qualunque tipo di roccia. «La nostra tecnologia ci permetterebbe di avere energia in qualunque parte del mondo ci troviamo», spiega Carlos Araque, uno dei fondatori dell’azienda: «questo consentirà alle generazioni future di vivere in un mondo alimentato da energia pulita».
Un futuro pulito
Se le promesse della Quaise Energy venissero mantenute, l’energia geotermica sarebbe teoricamente disponibile in qualunque parte del mondo, “solo” perforando il suolo per 20 chilometri: questo significherebbe eliminare quasi del tutto le emissioni inquinanti derivate dall’uso di combustibili fossili, con tutte le conseguenze (positive) per l’ambiente.
Fonte: Focus