In futuro riusciremo a prendere il telecomando senza alzarci dal divano. Con la sola forza del pensiero. Un giorno tanto desiderato, che non sembra essere più così tanto lontano. A compiere un importante passo in questa direzione, infatti, è un nuovo studio pubblicato sulla rivista eLight che ha analizzato le straordinarie proprietà fisiche dei metamateriali, o meglio delle loro controparti bidimensionali, le metasuperfici, materiali creati artificialmente e dotati di proprietà elettromagnetiche diverse da quelli che si trovano in natura.
Finora la comunità scientifica ha osservato che è possibile realizzare metasuperfici programmabili (Pm) con funzioni multiple o commutabili, e che possono essere integrate con sensori o pilotate da un software predefinito. Ricordiamo, infatti, che le Pm sono superfici ingegnerizzare capaci di manipolare e controllare contemporaneamente le onde elettromagnetiche e le informazioni digitali. Gli scambi tra le diverse funzioni su queste Pm, tuttavia, finora si basano su framework che è collegato via cavo all’utente, controllato manualmente e non in tempo reale. Proprio per questo, la ricerca si sta concentrando sul realizzare un intero framework in grado di creare metasuperfici funzionali da remoto, wireless, in real time e controllate dalla forza del pensiero.
Nel nuovo articolo intitolato “Remotely Mind-controlled Metasurface via Brainwaves”, il team di ricerca, guidato da Shaobo Qu e da Jiafu Wang dell’Air Force Engineering University e da Cheng-Wei Qiu dell’Università nazionale di Singapore, ha compiuto un importante primo passo per raggiungere questo obiettivo, proponendo un nuovo modello di metasuperficie controllata a distanza (Rmcm) tramite le onde cerebrali. Partendo dal presupposto che il cervello umano genera onde cerebrali mentre pensa, i ricercatori hanno teorizzato che la raccolta di queste onde e il loro utilizzo come segnali di controllo consentirebbe agli essere umani di controllarle le Pm direttamente con la mente. Il team ha così sperimentato un sistema capace di trasmettere le onde cerebrali in modalità wireless via Bluetooth dall’utente al controller, con lo scopo di utilizzare le onde cerebrali dell’utente per controllare la risposta delle onde elettromagnetiche delle Pm.
Attraverso simulazioni e test, i ricercatori sono riusciti a dimostrare che le onde cerebrali controllavano direttamente la risposta delle metasuperfici, con un tasso di controllo e un tasso di scambio significativamente migliori. Oltre ad aver proposto un nuovo modello, di gran lunga superiore a qualsiasi altro prodotto disponibile finora sul mercato, i ricercatori sperano di perfezionarlo ulteriormente, combinarlo con algoritmi intelligenti ed estenderlo anche ad altre metasuperfici funzionali o multifunzionali controllate dalla mente, in modo da renderlo utile ad applicazioni in diverse aree, come il monitoraggio della salute, le comunicazioni 5G/6G e i sensori intelligenti.
Fonte: Galileo