Oggi sappiamo che il colesterolo alimentare, almeno fino a 300 mg/die, non ha alcuna influenza sul colesterolo nel sangue: i più recenti studi lo dimostrano chiaramente.
Un recente studio conferma come sia errata la credenza che l’uovo, ricco di colesterolo (un uovo medio ne contiene circa 200 mg), determini un aumento del colesterolo nel sangue. Il legame tra consumo di uova e innalzamento del colesterolo risale al lontano 1968, quando l’American Heart Association, in virtù di alcuni studi (dubbi) di allora, emanò precise direttive alimentari pseudo-salutistiche sul consumo di uova, che ebbero forte e radicato impatto sulla popolazione, con conseguenze importanti sul comparto industriale della produzione di uova.
Il principio delle ricerche condotte negli anni Sessanta si basava sulla convinzione che il colesterolo introdotto con l’alimentazione avesse un ruolo determinante sul valore del colesterolo nel sangue: come se il nostro corpo assimilasse senza “freno” qualsiasi sostanza assunta dall’esterno. Quindi, dato che l’uovo è ricco di colesterolo, se ne consigliava l’assunzione moderata: uova al massimo due volte alla settimana, raccomandazione che è arrivata fino ai giorni nostri.
Inoltre, per completezza di informazione, è opportuno sottolineare come il colesterolo contenuto nel tuorlo sia in “compagnia” della lecitina, che ne diminuisce l’assorbimento a livello intestinale. Ultima curiosità: molti sono ancora convinti – dal celeberrimo film “Rocky I” in poi – che l’albume contenga più proteine del tuorlo e ne assumono anche 6-7 al giorno come fonte proteica. È vero il contrario: il tuorlo ha più proteine dell’albume.
Nessun problema quindi fra le uova e il cuore. Il limite – se potete permettervelo sotto il profilo calorico – è fino a un uovo al giorno, ma di gallina “libera” e non “schiava” dei vergognosi allevamenti intensivi.
Fonte: SC Scienza Conoscenza