Il processo di fermentazione è antico quanto l’umanità e serviva a conservare e rendere digeribili gli alimenti.
Purtroppo nella dieta occidentale progressivamente i cibi fermentati vanno scomparendo a causa della invasione di cibi processati e manipolati dalla industria agroalimentare e pubblicizzati dai media come cibo “sano” specialmente per i nostri bambini: Grande menzogna!
Questo trend sta peggiorando sia la nostra salute che la nostra economia con enorme danno per i piccoli produttori e le economie locali.
I cibi fermentati sono utili per la nostra digestione e sono una protezione contro le malattie e li definirei “cibi reali”.
L’arte della fermentazione è la base della cultura umana infatti senza culture microbiche non esista cultura, vedi gli esempi della Francia(formaggi e vini) e Giappone(miso e verdure fermentate) considerate nazioni acculturate a differenza degli Stati Uniti che possiamo definire un paese culturalmente povero essendo il loro cibo prevalentemente inscatolato, ultra processato e conservato.
Specialmente in questo periodo di follia COVID che ci spinge verso una società ipertecnologica, germofobica e super igienizzata è ironico che la strada che ci riporta alla CULTURA ed al nostro benessere ci imponga di ripensare al nostro rapporto con batteri, funghi e virus e di vederli come nostri amici da portare a tavola attraverso cibi e bevande preparate da uomini e non da macchine industriali che hanno come fine non la nostra salute ma il loro profitto.
Entrare e capire il mondo della fermentazione è fondamentale per riacquisire questi antichi e preziosi processi per ottenere un futuro di persone sane, economie eque valorizzando i liberi pensatori che oggi sono considerati disadattati.
Parlare di fermentazione è non solo parlare di una alimentazione salutare e di un’arte di conservazione del cibo ma anche di acquisizione di un percorso spirituale che costantemente ribadisce quanti tutti siamo interconnessi in questo mondo e che non abbiamo nemici da combattere ma compagni di viaggio con cui convivere: i microbi.
Fonte: L’altra medicina