Un microbiota sano riduce l’ansia?

Articolo del 07 Giugno 2023

Scoperte scientifiche meravigliose degli ultimi anni, hanno evidenziato che un microbiota intestinale sano, in eubiosi (ovvero in equilibrio) con adeguate popolazioni batteriche “buone” è in grado di produrre GABA.

Il GABA è un neurotrasmettitore molto importante, conosciuto come acido gamma ammino butirrico

o come acido 4-amminobutanoico: è un gamma amminoacido. Ha una struttura simil-aminoacidica, nel senso che deriva da un aminoacido con un peso molecolare piuttosto piccolo ed è il principale neurotrasmettitore inibitorio del sistema nervoso centrale nei mammiferi.

Molti farmaci utilizzati in Medicina per dare un effetto ansiolitico e sedativo, come le benzodiazepine, i barbiturici e alcuni anestetici generali agiscono su questo recettore. Affermare che il GABA eserciti un ruolo di neurotrasmettitore, significa che si tratta proprio di una molecola di segnale che pone in comunicazione i vari neuroni del sistema nervoso legandosi al recettore del GABA sul neurone post sinaptico che, in tal modo, tende in qualche modo a spegnersi. Potremmo, banalizzando, dire che “si tranquillizza”.

Un microbiota sano, quindi, ha sull’intero organismo effetti che possiamo definire benzodiazepino-simili come: riduzione dell’ansia, maggior rilassamento mentale e fisico, migliore resilienza nel superare lo stress, ottimizzazione del sonno, decremento della eccitazione neuronale, miglior rilassamento muscolare, buona regolazione del tono muscolare con miglioramento di tensioni e spasticità, senso di sollievo di stati di tensione emotiva e fisica.

I ricercatori hanno dimostrato che un quadro di eubiosi fecale colonica (ovvero di microorganismi buoni e amici che colonizzano l’intestino) correla con un quadro di salute e di neurosviluppo ottimale e con una situazione di calma e tranquillità. 

In medicina di segnale, quando invece ci si trova di fronte a quadri di disequilibrio intestinale e neuropsicofisico del bambino con espressioni di ansia, pianto, frustrazione, necessità di avere il controllo su tutto e agitazione irrefrenabili, è possibile intervenire in modo innocuo, non soppressivo e non invasivo con una terapia batterica di precisione che consiste nell’atto di intervenire sul microbiota con un ceppo di probiotici e sfruttare alcuni ceppi batterici che hanno peculiarità e  caratteristiche che li rendono unici al fine di sfruttarle a diretto vantaggio dell’ospite. 

 

Fonte: L’altra medicina

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