Aspartame: effetti su insulina e sistema cardiovascolare

Articolo del 21 Marzo 2025
L’aspartame è un dolcificante artificiale ampiamente utilizzato in alimenti e bevande a basso contenuto calorico. Scoperto nel 1965 e approvato per il consumo umano negli anni successivi, è oggi presente in numerosi prodotti dietetici, gomme da masticare, bevande gassate e farmaci.
Come funziona l’aspartame
L’aspartame è composto da tre elementi principali: acido aspartico, fenilalanina e metanolo. Una volta ingerito, viene metabolizzato nel tratto digestivo, rilasciando questi componenti:
- Acido aspartico: un amminoacido non essenziale che funge da neurotrasmettitore nel cervello.
- Fenilalanina: un amminoacido essenziale che deve essere attentamente monitorato dalle persone affette da fenilchetonuria (PKU), una malattia genetica rara.
- Metanolo: un composto tossico a dosi elevate, ma presente in piccole quantità in molti alimenti naturali.
L’aspartame ha un potere dolcificante circa 200 volte superiore rispetto al saccarosio, il che permette di utilizzarlo in quantità minime per ottenere la stessa dolcezza dello zucchero, riducendo così l’apporto calorico.
Rischi per la salute
- Influenza sulla risposta insulinica: alcune ricerche suggeriscono che i dolcificanti artificiali, incluso l’aspartame, possano alterare la risposta insulinica dell’organismo. Sebbene l’aspartame non contenga zucchero, il suo sapore dolce potrebbe stimolare il pancreas a rilasciare insulina in modo simile a quanto accade con il glucosio. Questa risposta anomala potrebbe contribuire a una maggiore resistenza all’insulina nel tempo, aumentando il rischio di diabete di tipo 2.
- Effetti sul metabolismo e il microbiota: l’aspartame potrebbe influenzare negativamente il microbiota intestinale, alterando la composizione batterica e riducendo la capacità dell’organismo di metabolizzare correttamente gli zuccheri. Questo effetto potrebbe contribuire a squilibri metabolici e a un maggiore rischio di insulino-resistenza.
- Danni alle arterie e salute cardiovascolare: alcuni studi hanno evidenziato una possibile associazione tra il consumo di dolcificanti artificiali e un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. L’aspartame potrebbe contribuire a uno stato di infiammazione cronica, che può danneggiare le arterie nel tempo, favorendo l’aterosclerosi e aumentando il rischio di ipertensione e problemi cardiaci.
- Stress ossidativo e infiammazione: il metabolismo dell’aspartame può portare alla produzione di radicali liberi e allo stress ossidativo, fattori che possono influenzare negativamente la salute cardiovascolare. Un’eccessiva esposizione a stress ossidativo può favorire l’infiammazione delle pareti arteriose, aumentando il rischio di formazione di placche aterosclerotiche.
Conclusioni
L’aspartame rimane un argomento di dibattito tra la comunità scientifica e i consumatori. Sebbene sia generalmente considerato sicuro entro i limiti stabiliti dalle autorità sanitarie, alcune ricerche suggeriscono che il suo consumo possa avere effetti negativi sul metabolismo dell’insulina e sulla salute delle arterie. Per questo motivo, un uso moderato e informato è consigliabile, soprattutto per le persone a rischio di diabete o malattie cardiovascolari.
In caso di dubbi o condizioni di salute specifiche, è sempre opportuno consultare un medico o un nutrizionista prima di assumere prodotti contenenti aspartame.
Per approfondimenti: CORRIERE