WELFARE: Polizze contro il rischio Covid-19 per i lavoratori e i chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate.
Articolo del 02 Settembre 2020
L’Agenzia delle Entrate tende la mano ai datori di lavoro che intendono sostenere il proprio personale dipendente in questi difficili momenti di emergenza sanitaria.
I premi relativi alle polizze stipulate dal datore di lavoro a copertura del rischio di contrarre il Covid-19 da parte del personale dipendente sono esenti da tassazione fiscale e previdenziale.
Con Circolare n. 11/E del 6 maggio 2020, l’Agenzia delle Entrate risponde al quesito se nell’ambito di applicazione dell’art. 51, comma 2, lettera f-quater) del T.U.I.R., che prevede la non concorrenza al reddito di lavoro dipendente dei contributi e dei premi versati dal datore di lavoro a favore della generalità dei dipendenti o di categorie di dipendenti per prestazioni, anche in forma assicurativa, aventi per oggetto il rischio di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana, possano essere ricompresi anche i premi versati dal datore di lavoro a seguito della stipula di polizze a copertura del rischio di contrarre il Covid-19.
In particolare, se detti premi siano ricompresi nell’ambito delle polizze «aventi per oggetto il rischio di gravi patologie» di cui alla citata lettera f-quater).
Secondo l’Agenzia, in considerazione del fatto che la Organizzazione Mondiale di Sanità, il 30 gennaio 2020, ha dichiarato l’epidemia da COVID-19 una emergenza di sanità pubblica di carattere internazionale, i premi versati dal datore di lavoro in favore della generalità o di categorie di dipendenti, a seguito della stipula di polizze a copertura del rischio di contrarre il COVID-19, possano rientrare nel campo di applicazione dell’articolo 51, comma 2, lettera f-quater), del T.U.I.R. e pertanto non concorrono alla formazione del reddito imponibile da lavoro dipendente dei lavoratori interessati.
Fonte: Welfare Index PMI