Il «liceo biomedico» aiuterà i giovani a scegliere la professione medica
Articolo del 21 Gennaio 2021
Il progetto si propone di preparare lo studente liceale fornendogli le conoscenze necessarie ad affrontare gli studi universitari con una vera motivazione.
Siamo ai primi risultati e alla richiesta di istituzionalizzare il «Liceo biomedico«, una proposta partita da Reggio Calabria, dal presidente dell’Ordine dei medici , Pasquale Veneziano, e dalla preside del Liceo Leonardo da Vinci, Giuseppina Princi. Il progetto è stato adottato dalla Federazione Nazionale degli ordini dei medici (FNOMCeO), che ha appena comunicato i primi risultati.
L’idea
Facciamo una breve premessa. Il Sistema sanitario nazionale ha bisogno di medici, che devono accedere alla facoltà di medicina attraverso un test di ammissione. Per chi si prefigge di diventare medico vi è la necessità di verificare se il suo desiderio di «fare il medico» abbia effettive e durature motivazioni. Se, superato il test di ammissione o dopo i primi anni di università, le motivazioni si sono affievolite o si è scoperto un settore che appassiona più di quello intrapreso e si vuole cambiare corso di studi, ci si potrà chiedere perché non lo ha fatto prima, perché ha sprecato senza esito tempo e risorse.
Il progetto
Il progetto «Liceo biomedico» si propone di preparare lo studente a scegliere già durante gli studi liceali fornendogli le conoscenze necessarie ad affrontare gli studi universitari con una vera motivazione. Sono previste nel percorso lezioni teoriche e visite a ospedali, ad ambulatori medici, a centri di ricerca, incontri sul territorio e in studi specialistici. Lo studente deve comprendere chiaramente, nelle 150 ore suddivise negli ultimi tre anni di liceo e inserite a lato del normale programma di studio a cosa andrà incontro nell’esercizio della medicina.
La sperimentazione
La sperimentazione è partita su queste basi e il risultato è rilevante: il 52% dei partecipanti ha superato il test di ammissione alla facoltà contro un 21% degli altri studenti; su un totale di 1749 che hanno intrapreso il percorso uno su due ha maturato la decisione di ritirarsi mentre 863 sono arrivati al termine. Di loro 510 hanno affrontato il test e più della metà, 262, lo hanno superato mentre altri sono in graduatoria per essere ammessi. Il risultato non si limita ai dati numerici perché fa arrivare in facoltà studenti motivati a trarre profitto dagli studi universitari e interessati a far funzionare correttamente il sistema sanitario; già orientati, prima della laurea, alle scelte da fare in seguito nell’ambito delle specializzazioni.
Protocollo d’intesa
Motivazioni e inclinazioni possono essere vagliate nelle 150 ore vissute nei tre anni tra lezioni e dimostrazioni pratiche durante il percorso “biomedico” di studi liceali. Il “Liceo biomedico” sembra il suggerimento giusto per chi sogna di fare il medico. La proposta del percorso biomedico triennale è sulla via di essere istituzionalizzata in base ai risultati della sperimentazione già fatta in più di 160 licei classici e scientifici, col coinvolgimento di 103 Ordini provinciali dei medici sul territorio nazionale: tra la Federazione degli Ordini dei medici e il MIUR vi è già un protocollo d’intesa. Nei tre anni lo studente avrà modo di scegliere se insistere su una scelta o abbandonarla per tempo. Si auspica che una forte motivazione si traduca in un apporto in termini di qualità dei futuri medici, tutto a vantaggio della nostra salute. Una prospettiva apprezzabile particolarmente in momenti come questo.
Fonte: Corriere della Sera