Ingestione pile a bottone. In poche settimane 4 bambini al Ps dell’Ospedale Gaslini. L’allarme e i consigli degli esperti

Articolo del 21 Gennaio 2021

L’ingestione di corpi estranei come, pile a bottone, alcaline o al litio sono particolarmente pericolosi e dannosi per le strutture interne dell’organismo. Può provocare sanguinamenti intestinali, dolore toracico o dorsale, improvviso rifiuto del cibo, vomito, scialorrea, tosse e sintomi respiratori. La raccomandazione dei medici: “Genitori fate attenzione”.

È allarme ingestione di pile a bottone tra i bambini. Corpi estranei pericolosi e dannosi per le strutture interne dell’organismo al punto di provocare sanguinamenti intestinali, dolore toracico o dorsale, improvviso rifiuto del cibo, vomito, scialorrea, tosse e sintomi respiratori. “Killer silenziosi” delle dimensioni di un bottone o di una piccola moneta, presenti nei giocattoli ma anche in strumenti di uso quotidiano come orologi, sveglie, apparecchi acustici, telecomandi.

A puntare i riflettori sui rischi della loro ingestione tra i bambini, l’Istituto Giannina Gaslini di Genova.
“Nelle ultime settimane sono arrivati al Pronto Soccorso del Gaslini quattro casi di ingestione di pila a bottone – spiega Raffaele Spiazzi, Direttore Sanitario dell’ospedale Gaslini – uno dei quali con manifestazione di emorragia digestiva, fortunatamente senza complicanze. Con i nostri specialisti, anche alla luce di un protocollo multidisciplinare condiviso, abbiamo deciso di richiamare ancora una volta l’attenzione dei genitori sulla prevenzione di questo tipo di grave incidente, dagli esiti potenzialmente mortali”

“Nei 4 casi di ingestione di pila a bottone – racconta Paolo Gandullia, Direttore dell’Uoc Gastroenterologia del Gaslini – la risposta dei genitori è avvenuta in tempi diversi e con prognosi potenziale molto diversa. In uno dei casi la bimba era stata portata dai genitori presso uno dei Pronto Soccorso della Regione, trascorsi diversi giorni dall’ingestione della pila, in seguito all’evacuazione della pila insieme a feci nere, segno di sanguinamento digestivo alto (esofago, stomaco e duodeno). In questo caso ha funzionato molto bene la collaborazione tra le strutture del territorio ed il Gaslini”.

È stato applicato, spiega Gandullia, “il protocollo condiviso e consolidato a livello italiano ed internazionale, che prevede l’invio del bambino all’hub pediatrico e l’attivazione immediata di tutti gli specialisti (radiologo, cardiochirurgo e anestesista, gastroenterologo) mentre il bambino è ancora in viaggio, per pianificare immediatamente dopo l’arrivo in Pronto Soccorso tutte le misure da prendere, in un ambito clinico, dove è vitale essere tempestivi. Il protocollo prevede, tra le altre cose, di sottoporre il bambino ad una immediata angiografia TC con contrasto, per valutare la presenza della complicanza più temibile dell’ingestione di una pila a bottone, rappresentata dalla fistola aorto-esofagea”.

Nel recente caso della bambina arrivata al Gaslini nel periodo natalizio, specifica una nota del Gaslini, fortunatamente questo tipo di esame ha dato esito negativo per fistola, è stata eseguita la gastroscopia per la ricerca di altre lesioni emorragiche meno gravi, con esito anche in questo caso negativo. La bimba è stata tenuta in osservazione una settimana e dimessa dopo aver fornito ai genitori una approfondita informativa su questo tipo di incidente domestico.  “Considerata la nota ed elevata mortalità correlata a questo incidente domestico – avverte Gandullia – è nostro dovere riportare l’attenzione su quello che in letteratura pediatrica viene chiamato ‘il killer silenzioso’”.

“L’ingestione di corpi estranei nel bambino piccolo – precisa Emanuela Piccotti, direttore del Pronto Soccorso del Gaslini – rappresenta un pericolo reale e un frequente motivo di accesso al Pronto Soccorso. Esistono corpi estranei particolarmente pericolosi e dannosi per le strutture interne dell’organismo: in particolare le pile a bottone, alcaline o al litio. Si tratta di dischi metallici delle dimensioni di un bottone o di una piccola moneta che si trovano nei giocattoli, oltre che in una serie di strumenti di uso quotidiano come orologi, sveglie, apparecchi acustici, telecomandi, etc. La loro azione lesiva avviene per il corto circuito tra polo positivo e negativo, soprattutto nei segmenti digestivi a stretto contatto con le mucose ed in particolare nell’esofago dove le lesioni ulcerative possono essere potenzialmente presenti già dopo 2 ore dall’ingestione. Pertanto l’ingestione di una pila a bottone, specie se avviene lontano dagli occhi di chi accudisce i bambini, può provocare sanguinamenti intestinali, dolore toracico o dorsale, improvviso rifiuto del cibo, vomito, scialorrea, tosse e sintomi respiratori”.

Per questi gli esperti hanno indicato i comportamenti da seguire. Importanti consigli di prevenzione primaria per fare in modo che l’incidente non avvenga:
• Non permettete ai bambini piccoli di giocare o toccare oggetti che contengono pile.
• Fate attenzione se bambini di età pre-scolare giocano con tali oggetti.
• Assicuratevi che i giocattoli o gli oggetti per adulti abbiano un vano chiuso ermeticamente.
• Non fate “scorta” di tali pile in quanto è difficile tenerle tutte in posti sicuri per i bambini.
• Quando sostituite le pile “esaurite”, smaltitele negli appositi contenitori senza lasciarle incustodite
• Se anche solo sospettate che il vostro bambino abbia ingerito una pila a bottone recatevi immediatamente al Pronto Soccorso o, se impossibilitati, chiamate il 112/118.

 

Fonte: QuotidianoSanità.it

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