Israele, la sperimentazione dello spray nasale salvavita contro Covid: superata la fase 1
Articolo del 18 Febbraio 2021
La cautela è d’obbligo e la sperimentazione ha superato soltanto la fase 1. Ma Exo-Cd24, spray nasale e nuovo trattamento salvavita contro il Covid-19 sviluppato dal professor Nadir Arber dell’Ichilov Medical Center di Tel Aviv, ha già suscitato l’interesse di molti paesi nel mondo perché può essere prodotto rapidamente, è a basso costo e non ha effetti collaterali. Tra questi ci sono certamente Brasile e Repubblica Ceca, che hanno già contattato il governo israeliano. Nel corso della conferenza stampa via Zoom, Arber ha confermato che il trattamento finora è stato testato con successo su 36 pazienti (in età compresa tra i 37 e i 77 anni) che a causa del Covid si trovavano in condizioni critiche. Sono stati dimessi nel giro di 3-5 giorni e in un solo caso la guarigione ha richiesto un tempo superiore.
Il farmaco, basato su esosomi arricchiti con la proteina CD24, agisce inibendo la cosiddetta tempesta di citochine, la sovrareazione del sistema immunitario che si osserva nei pazienti Covid critici. Si tratta di un trattamento che funziona per inalazione diretta nei polmoni e non richiede un approccio invasivo, ha spiegato Arber, che continua col suo team a monitorare lo stato di salute delle persone che hanno partecipato alla sperimentazione. Il pregio del farmaco, sottolinea, è che non ha effetti collaterali e, ha spiegato lo scienziato, se venisse approvato “Israele potrebbe fornire tutto il mondo nel giro di alcuni mesi”, visto che può essere prodotto molto rapidamente. Il test ha per ora coinvolto soltanto 36 persone per volontà del Ministero della Salute israeliano e ora gli scienziati si apprestano ad affrontare la fase due e tre della sperimentazione.
“Anche se i vaccini svolgono la loro funzione, e anche nel caso in cui non si sviluppassero ulteriori mutazioni, il coronavirus resterà tra noi in un modo o nell’altro – ha detto Arber -. Noi abbiamo sviluppato un trattamento innovativo che non ha precedenti. Si somministra tramite inalazione, una volta al giorno per pochi minuti e per cinque giorni”. Arber spiega che il farmaco, a differenza di molti altri nel mondo, “viene somministrato localmente, ma ha un ampio raggio d’azione e non ha effetti collaterali. Può essere prodotto rapidamente e a basso costo in qualsiasi struttura farmaceutica e proprio per le sue caratteristiche può fare fronte alla domanda mondiale”.
Fonte: Il Fatto Quotidiano