Aglio, rimedio antico per la vita moderna, protegge il cuore dagli eccessi alimentari
Articolo del 19 Gennaio 2021
Alimento conosciuto da millenni per le sue proprietà medicinali, l’aglio è efficace nella prevenzione dei disturbi cardiovascolari e per ridurre i grassi.
L’aglio (Allium sativum) appartiene alla famiglia delle Liliacee, vegetali caratterizzati dal forte odore solforato. Il nome viene dal celtico all, bruciante, mentre sativum significa che si può coltivare. Testi sanscriti (in questa lingua l’aglio è chiamato “uccisore di mostri”) documentano il suo impiego oltre cinquemila anni fa. L’aglio era usato già dagli Egizi, e si dice che la forza prodigiosa dei costruttori delle piramidi fosse dovuta a una dieta a base di questo vegetale. “L’antica medicina cinese lo prescriveva come elisir di eterna giovinezza, e nell’ayurveda indiana è considerato un rasayana, cioè un antiage indicato anche contro l’impotenza”, spiega Warner Mainini, farmacista esperto di prodotti naturali e direttore della Farmacia comunale di Pogliano Milanese. L’aglio era consigliato da Ippocrate, il padre della nostra medicina, per disintossicarsi e facilitare il flusso mestruale. Nel Medioevo diventò la base – assieme a timo, salvia, chiodi di garofano, cannella e altre erbe – del famoso “aceto dei quattro ladri”, utilizzato come disinfettante in tempi di pestilenze.
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Rivalutato dalla scienza moderna
“Nell’Ottocento è stato Louis Pasteur, scopritore della penicillina, a studiare per primo l’aglio dal punto di vista scientifico sperimentandone l’attività su diversi tipi di batteri, tra cui quelli del tifo”, prosegue l’esperto. “Solo nello scorso secolo però si sono individuati i suoi principi attivi che si trovano tutti negli spicchi o bulbilli. I principali sono i composti solforati alliina e allicina, con forte attività antibatterica. L’aglio contiene poi vitamine A, B e C, oli essenziali e minerali rari come selenio e germanio, oltre a polifenoli, flavonoidi e tannini”. Un’ampia revisione pubblicata nel luglio 2020 sulla rivista scientifica Antioxidants ha fatto il punto sui benefici dell’aglio. “Gli autori hanno analizzato 83 studi realizzati sull’uomo arrivando a interessanti conclusioni”, spiega Mainini. “Grazie al suo contenuto di ingredienti bioattivi, l’aglio ha rivelato notevoli proprietà antiossidanti e antinfiammatorie utili per la prevenzione di molte malattie croniche diffuse nella nostra società”.
Gli effetti positivi sul metabolismo di colesterolo e trigliceridi
Si sono confermate anzitutto le proprietà, già note nella medicina popolare, di abbassare i livelli dei grassi del sangue: colesterolo e trigliceridi. In uno studio esaminato, il consumo di aglio ha ridotto i livelli di colesterolo LDL (colesterolo “cattivo”) e aumentato l’HDL (il colesterolo “buono”) in 23 pazienti dopo un trattamento di quattro mesi. Stessi risultati positivi in gruppi di pazienti affetti da diabete e iperlipidemia, a cui erano stati somministrati estratti d’aglio per tre mesi. “Dati questi effetti, l’aglio è oggi considerato un valido protettore del cuore”, conferma Mainini. “Può ridurre il rischio di aterosclerosi, malattie cardiovascolari, diabete. È un rimedio da tenere presente in caso di lieve ipertensione nonché nella sindrome metabolica, quel pericoloso complesso di sintomi (diabete, ipertensione, iperlipidemia, obesità addominale) che può portare a infarti e ictus”.
Disinfetta e potenzia le difese
In generale si è poi visto che l’aglio, consumato quotidianamente, stimola le difese immunitarie, e che ha interessanti effetti antibatterici e antivirali nei confronti di infezioni respiratorie e intestinali. Agisce anche sui funghi: alcuni ricercatori lo consigliano per le vaginiti da Candida albicans. Dato il potere irritante invece l’aglio, sotto forma di bulbo fresco, è sconsigliato a chi soffre di ulcere gastriche e infiammazioni intestinali.
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Fonte: LIFEGATE