Dal Giappone la mano robotica bioibrida che imita il corpo umano

Articolo del 17 Marzo 2025
Un team di ricercatori giapponesi delle università di Tokyo e Waseda ha recentemente sviluppato una mano robotica bioibrida che integra tessuto muscolare umano coltivato in laboratorio. Questa innovazione rappresenta un significativo passo avanti nel campo delle protesi avanzate e della robotica bioibrida.
Caratteristiche principali della mano bioibrida
La mano bioibrida misura 18 centimetri e presenta cinque dita multiarticolate, ciascuna capace di movimenti indipendenti. Questa configurazione permette l’esecuzione di gesti complessi, come afferrare e manipolare oggetti di piccole dimensioni. La struttura della mano è realizzata in plastica stampata in 3D, mentre i tendini sono costituiti da tessuto muscolare umano coltivato in vitro.
Innovativa tecnica di costruzione dei tendini
Per creare i tendini, i ricercatori hanno adottato una strategia ispirata alla preparazione del sushi, arrotolando sottili strati di tessuto muscolare fino a formare fasci più grandi. Questa tecnica ha garantito una lunghezza e una forza contrattile adeguate per il movimento delle dita, superando le limitazioni dei precedenti dispositivi bioibridi, che erano di dimensioni ridotte e capaci di movimenti limitati.
Funzionamento e prestazioni
La mano bioibrida è animata da correnti elettriche che stimolano la contrazione dei muscoli. Durante i test, è riuscita ad afferrare e muovere la punta di una pipetta da laboratorio e a piegare pollice, anulare e mignolo per mimare una forbice. Tuttavia, è stato osservato che la forza contrattile dei muscoli diminuisce dopo circa 10 minuti di stimolazione continua, mostrando segni di affaticamento. Dopo un’ora di riposo, i muscoli hanno recuperato completamente la loro funzionalità, comportandosi in modo simile ai tessuti muscolari umani naturali.
Prospettive future
Sebbene attualmente il progetto sia limitato alla riproduzione di semplici gesti, l’obiettivo finale degli scienziati giapponesi è costruire arti robotici completi, integrati con muscoli coltivati in laboratorio, capaci di replicare movimenti umani complessi. Questa direzione di ricerca non solo promette di ridefinire il concetto di protesi, ma apre la strada alla possibile creazione di robot bioibridi completi, assemblati utilizzando tessuti organici umani e strutture artificiali.
La mano robotica bioibrida rappresenta un’importante evoluzione nel campo della robotica e delle protesi. Con ulteriori miglioramenti, questa tecnologia potrebbe avere un impatto significativo non solo nella protesica, ma anche in ambiti medici e farmacologici, aprendo nuove strade per la ricerca e l’innovazione nel settore.
Per approfondimenti: ILSOLE24ORE