Tutti possiamo «cavalcare» i saliscendi della vita con elasticità, creatività, tenendo gli occhi alti sull’orizzonte. A esserne convinta è Erica Fierro, acrobata aerea, performer e formatrice, che svela i suoi «101 segreti, per modellare la nostra vita come veramente la desideriamo».

Erica Fierro è un’acrobata aerea, è laureata in semiologia dello spettacolo, ha lavorato per teatri lirici, ha collaborato come performer, anche con David Linch, ha fondato una scuola di piccolo circo e viaggia da più di quindici anni in tutta Europa per tenere dei workshop; è una di quelle persone che dalle profonde esperienze di vita sa trarre linfa, nutrimento, forza e gioia.
E sono state proprio le sue esperienze di vita a indurla a cimentarsi con le pagine scritte, nelle quali ha racchiuso alcuni «segreti», come ama definirli, utili affinché ciascuno di noi possa rinvigorire e riscoprire la forza delle proprie «acrobazie di vita».

Il libro è 101 segreti per acrobati esistenziali  . «Ho utilizzato la parola segreto perché reca in sé un senso di mistero, qualcosa da scoprire e da interpretare che si confida a chi si crede abbia il potere di interpretarlo, di capirlo» spiega Erica. «Questa idea di togliere il velo dalle cose per poterle vedere e capire meglio mi porta gioia e mi piace molto. Quindi, spero che il lettore prenda i miei segreti come se glieli sussurrassi e poi li modelli a suo piacimento facendo attenzione che la scultura che ne ricaverà sia esattamente della forma che desidera».
E ancora: «Auguro a tutti che il percorso di scoperta di sé possa essere l’evoluzione di un acrobata in volo, con in mente la frase di Lao Tzu: “… è come tendere un arco: ciò che sta in alto si abbassa e ciò che sta in basso si alza”».

Come spiega nel suo libro, il suo essere fisicamente impegnata nelle acrobazie la porta a essere anche un’acrobata della vita; e ciò determina elasticità, flessibilità, armonia, scoperta, forza e determinazione nel suo quotidiano.

Erica, tu dici che tutti possiamo essere o diventare acrobati esistenziali. Cosa intendi più precisamente con questo concetto?

Tutti noi siamo acrobati nelle nostre vite. Saper cavalcare i saliscendi sul nostro percorso e farlo con creatività è il punto focale del manuale che ho scritto. Mai come ora, in questo periodo storico, ci viene chiesto di destreggiarci nella vita in modo da guardare il mondo da una nuova prospettiva: dall’alto e in movimento. Ecco perché l’arte dell’acrobazia, per come la intendo io, è per tutti. Dopo anni di insegnamento, volteggi, allenamenti e spettacoli ho sentito il bisogno di accompagnare i miei lettori con gioia e leggerezza, affinché restino più vicini a loro stessi, a prescindere da ciò che accade attorno.

Come trasporti nella vita di ogni giorno ciò che hai imparato forgiandoti nel fisico e nella resistenza?

La vita di un acrobata è fatta di molta disciplina, non da intendersi solo come fatica fisica ma anche come una via che aiuta a radicarci. Come mi piace dire spesso, per poter volare è necessario avere i piedi per terra.

Come abbini e trasponi l’acrobazia fisica a quella della psiche e del cuore?

L’arte dell’acrobatica aerea è in fondo, per me, un pretesto per parlare di principi artistici e attività pratiche sperimentate negli anni a cui associo aneddoti del mio percorso biografico. La cosa fondamentale è la ricerca e l’unione di cuore, gambe e testa. Quando questi lavorano in armonia siamo in grado di «volare», che non è altro che l’abilità di «camminare» con creatività nella nostra vita.

Qual è il messaggio fondamentale che vuoi far passare con gli spunti e gli strumenti che offri nel libro?

Il libro è diviso in tre parti che mi piace chiamare «sfere». La sfera individuale, la sfera lavorativa e tecnica e quella artistica. Ed è partendo da quelle sfere che conduco il lettore attraverso i 101 segreti che voglio condividere. Alcuni sono esercizi pratici, altri spunti meditativi. Sono sicura che ognuno troverà ciò che più gli è utile e potrà divertirsi provando ad applicarli a varie sfere della propria vita. Ogni segreto è introdotto da un disegno illustrato da me e dalla voglia di offrire certi concetti anche in maniera visiva, dando spazio alla mia artista interiore sempre in attività.

Tutti possiamo andare nella direzione che tu intendi e mostri? Come andare d’accordo con i propri limiti?

Limiti? Mi spiace, questa è una parola che non conosco. L’aspirante acrobata non ha limiti, questo vorrebbe dire che qui è in gioco solo la testa, l’unica in grado di crearli. I limiti si superano e si dissolvono quando ci si sente forti e quando si pratica l’audacia, che ancor più del coraggio, ci spinge oltre, ci fa alzare gli occhi al cielo e non ci permette d’aver paura della vertigine sotto di noi. Mi sento di affermare che questa via è per tutti o se non altro per tutti coloro in grado di accogliere una visione ampia.

Guardi l’orizzonte quando pensi e ti muovi da acrobata esistenziale? Cos’ha l’orizzonte in serbo per noi?

Come dice il più grande funambolo del mondo, Philippe Petit: «L’orizzonte non è un punto, ma un continente». Guardare l’orizzonte è il compito costante dell’acrobata esistenziale, è in realtà la linea che sottolinea l’infinito e ci permette di rimanere connessi ai nostri sogni e alla visione più ampia che comprende il futuro come punto di luce a cui anelare. Quel futuro che si staglia tra il cielo e la terra e che, prendendo per mano il lettore, cercherò di mostrargli percorrendo la via dei 101 segreti. Per guardare oltre gli orizzonti, per realizzare noi stessi, per superarci. Quando guardo l’orizzonte mi sento sostenuta dalla terra anche se volteggio a svariati metri d’altezza, come se quella linea mi desse appoggio, un rifugio sacro al quale appellarmi in ogni istante. C’è sempre una nuova linea d’orizzonte man mano che si sale con lo sguardo.

 

Fonte: TerraNuova.it

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