A dispetto di ciò che si dice su Internet, le vespe svolgono un ruolo essenziale per la salute degli ecosistemi, importante quanto quello delle api.
Su Internet gira da qualche anno un meme che mette a confronto api e vespe, sostenendo che le prime siano insetti fondamentali per l’ambiente e grandi amiche dell’uomo, mentre le seconde servano solo a pungere e dare fastidio.
Ovviamente le cose non stanno così, e anche le vespe hanno – per la salute degli ecosistemi – un’importanza paragonabile a quella delle api, e ora uno studio dello University College di Londra, pubblicato su Biological Reviews, quantifica esattamente quanto centrale sia il loro ruolo – e non solo perché sono impollinatrici.
Secondo Seirian Sumner, dello University College London (UK) e parte del team che ha condotto lo studio, le vespe sono da sempre meno studiate degli altri insetti impollinatori, e per questo il loro ruolo ecologico è sempre stato sottovalutato. I ricercatori hanno però raccolto i dati di più di 500 diversi studi riguardanti le oltre 33.000 specie di vespe del mondo, per formare un quadro più completo della situazione.
PER IL BENE DELLE PIANTE. La prima cosa che si legge nello studio riguarda il ruolo delle vespe in quanto predatrici apicali nelle loro reti trofiche; detta più semplicemente: mangiano gli altri insetti, e in questo modo contribuiscono anche alla salute delle piante. Tra le loro vittime ci sono per esempio afidi e bruchi, che se non fossero tenuti sotto controllo dalla predazione delle vespe potrebbero provocare danni ai raccolti per miliardi di dollari (416 all’anno in tutto il mondo, secondo lo studio).
Le vespe, si legge, potrebbero addirittura diventare un metodo di controllo ambientale a basso costo e a impatto zero: ci sono specie che si specializzano su un singolo insetto dannoso, altre più generaliste, e tutte potrebbero venire usate come “animali da guardia”.
Le vespe sono anche impollinatrici tanto quanto le api (checché ne dicano i meme su Internet); nello studio si legge che questi insetti sono essenziali per circa un migliaio di specie vegetali diverse. Tra queste, il team ne ha trovate 164 che dipendono esclusivamente dalle vespe: ci sono per esempio diverse specie di orchidea che hanno sviluppato un aspetto che le fa assomigliare al dorso di una vespa femmina, utile ad attirare i maschi e farsi quindi impollinare.
I MOTIVI MENO NOTI. Infine, lo studio esamina due motivi meno noti per cui le vespe sono fondamentali per noi umani: il primo è che sono una fonte di sostanze chimiche (in particolare il loro veleno e la loro saliva) che si possono utilizzare in medicina; il secondo è che in alcune zone del mondo le loro larve sono una fonte di cibo per noi esseri umani. Altro che insetti cattivi che pensano solo a pungere, insomma: stando a uno degli autori, Alessandro Cini (Università degli Studi di Firenze), «speriamo con questo studio di riabilitare la reputazione delle vespe e comprendere meglio il loro ruolo».
Fonte: Focus