Il progetto sviluppato a Portici con Enel Green Power consentirà di utilizzare terreno degli impianti fotovoltaici e di produrre alghe ad alto valore commerciale.
Energia dal fotovoltaico e coltura di microalghe. Due inziative in un solo sito. La sfida per dimostrare che ci può essere una integrabilità tra le due tecnologie parte dal centro Enea di Portici. A dare gambe al progetto, l’accordo tra Enel Green Power (che all’interno del gruppo Enel, si occupa di sviluppo e gestione di rinnovabili in tutto il mondo, con una presenza in Europa, nelle Americhe, in Asia, Africa e Oceania) e l’agenzia Enea (13 tra centri di ricerca e grandi laboratori sul territorio nazionale con circa 2.600 ricercatori, tecnologi e personale di supporto).
Punto di partenza, la realizzazione dell’impianto pilota dove si svolgerà la sperimentazione delle due tecnologie. Nel sito si svolgerà, muovendosi su un binario parallelo, un’analisi di scalabilità per «applicazioni su un impianto fotovoltaico di grandi dimensioni».

Tecnologie innovative

La sperimentazione, che viaggia con “tecnologie innovative”, prevede la coltivazione di microalghe a elevato valore commerciale (tra 100 e 200 euro al chilogrammo) con un sistema di coltura completamente integrato con l’impianto fotovoltaico.
Uno dei principali vantaggi di questa doppia attività, come ribadiscono dall’Enea, è la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e di sostanze pregiate per alimenti e integratori. Poi c’è anche la riduzione delle emissioni di CO2 che vengono assorbite e trasformate in biomassa, e quelle che si evitano proprio con l’autoproduzione da fotovoltaico.

Algovoltaico

«Con questo accordo – dice Ezio Terzini, direttore della divisione Enea di Fotovoltaico e Smart Device al dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili – lanciamo una nuova possibile sinergia per l’uso condiviso del suolo che abbiamo definito, con un nostro marchio, ‘algovoltaico’, una delle opportunità dell’agrivoltaico, settore nel quale stiamo investendo molte risorse per attuare gli indirizzi contenuti anche nel Pnrr».
Un tema che, come sottolinea il direttore dell’agenzia di ricerca, «si inquadra nel percorso verso gli obiettivi nazionali di decarbonizzazione del Pniec, con un approccio sostenibile, incentrato sull’utilizzo del fotovoltaico, la valorizzazione delle colture e del paesaggio e l’accettabilità sociale».
C’è poi anche un altro aspetto: «L’accordo rafforza la collaborazione pluriennale con Enel Green Power sul versante delle tecnologie fotovoltaiche, con un modello collaborativo che Enea replica con molti partner industriali».

L’utilizzo del suolo e le sinergie

Lo studio fa parte del programma che ha come obiettivo l’individuazione e lo sviluppo di soluzioni per ottimizzare l’utilizzo del suolo, legato agli impianti di larga scala con differenti soluzioni di condivisione di spazi tra generazione energetica e attività agricole.
«La collaborazione con Enea rientra in un più ampio piano di dimostrazione di soluzioni innovative di integrazione di attività produttive agricole e zootecniche con i nostri impianti fotovoltaici che – dice Nicola Rossi, responsabile Innovazione di Enel Green Power – stiamo portando avanti insieme a vari partner di ricerca e agricoli per promuovere un uso più efficiente del suolo e identificare opportunità di creazione di valore condiviso con i territori e le comunità che ospitano i nostri impianti».
Dai risultati della sperimentazione poi «l’opportunità di identificare interventi efficaci che soddisfino le esigenze locali in sinergia con l’obiettivo di produrre energia senza emissioni e a basso costo. Questa è la chiave per rendere la generazione rinnovabile ancora più sostenibile nel lungo termine».

Fonte: IlSole24Ore

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