L’annuncio del completamento del percorso dell’istituzione della professione sanitaria dell’osteopata arriva con un post su Facebook del ministro della Salute, Roberto Speranza: “È un momento importante per tanti professionisti e per quei cittadini che hanno bisogno delle loro prestazioni”.
Storia lunga, quella del riconoscimento degli osteopati, già previsto dalla legge 3/2018 (legge Lorenzin), che aveva riconosciuto le figure dell’Osteopata, assieme al Chiropratico, come professioni sanitarie a pieno titolo. Poi l’attesa dei provvedimenti attuativi per gli oltre 12mila Osteopati che operano da 30 anni nel nostro Paese, e per i 4000 medici e 6000 fisioterapisti che praticano questo tipo di medicina che – secondo l’Oms – si basa sul contatto manuale nella fase di diagnosi e trattamento.
E oggi la deputata Lorenzin, della presidenza del gruppo Pd alla Camera, ha parlato di “un risultato di valore per quei professionisti, ora a pieno titolo sanitari, e per le persone da loro assistite”. E ha aggiunto: “Per me e’ motivo di grande soddisfazione ed ennesima conferma della bonta’ dell’iniziativa intrapresa. Ora si proceda rapidamente con la definizione dell’ordinamento didattico, la valutazione dei titoli pregressi e l’istituzione dell’albo negli Ordini TSRM e PSTRP”.
Mentre Paola Sciomachen, presidente del Roi (Registro osteopati d’Italia) ha definito il traguardo “una grande vittoria per tutta la categoria che non ha mai smesso di lottare nonostante le tante difficoltà”. “I nostri professionisti hanno dimostrato fiducia e pazienza anche negli ultimi mesi, quando la pandemia ha reso ancora più grave la situazione di limbo normativo che abbiamo vissuto e che ora ci auguriamo di aver lasciato definitivamente alle spalle” ha aggiunto Sciomachen.
Già riconosciuta all’estero
La figura dell’osteopata è già riconosciuta a pieno titolo come Professione Sanitaria in dieci Paesi (Gran Bretagna; Francia; Finlandia; Sudafrica; Australia; Nuova Zelanda; Sudafrica; Svizzera; Islanda; Malta; Turchia; Portogallo e Islanda). Adesso anche in Italia.
Sono quasi 10milioni gli italiani che scelgono l’osteopatia per trattare il mal di schiena o altri disturbi. Avrebbe anche effetti positivi per contrastare lo stress, come segnala una ricerca italiana pubblicata sulla rivista JAOA (Journal of the American Osteopathic Association).
Le medicine complementari
L’osteopatia è una delle cosiddette ‘medicine complementari’, riconosciute dall’Unione Europea con delle linee guida emanate nel 2010. La stessa Ue spiega che queste pratiche mediche, ”quando praticate correttamente, possono aiutare a proteggere e migliorare la salute e il benessere dei cittadini”. Attraverso il ‘tocco’ e la manipolazione del corpo questa pratica stimola le capacità di auto-guarigione che il nostro organismo già possiede, come spiegano gli esperti dell’Istituto Superiore di Osteopatia (ISO).
La pratica manuale
”L’approccio osteopatico – affermano – cerca di definire, tramite i suoi principi, le conoscenze scientifiche e la pratica manuale, un intervento terapeutico che sia individuale e incentrato sul paziente. Il paziente viene inteso come persona e non solo come entita’ affetta da una disfunzione o una patologia”. Nella pratica, l’approccio osteopatico ”incentra la propria attenzione sull’integrazione tra i vari sistemi del corpo utilizzando come vie d’accesso i sistemi muscolo-scheletrico e fasciale per migliorare, tramite il trattamento, la salute del paziente”.
Quello che fanno gli osteopati, di fatto, è integrare le attuali conoscenze medico-scientifiche ai principi osteopatici nella cura del paziente. In questa tecnica è importante il rapporto osteopata-paziente nel processo terapeutico. Infatti si tratta di una forma di assistenza incentrata sulla salute della persona piuttosto che sulla malattia. L’osteopatia, dicono gli esperti, ”non si limita alla diagnosi e al trattamento di disturbi muscolo-scheletrici, ma si preoccupa del modo in cui la biomeccanica del sistema muscolo-scheletrico si integra e interagisce con la fisiologia dell’intero organismo”.
La medicina osteopatica è stata fondata negli Stati Uniti d’America nella seconda meta’ del XIX secolo dal medico chirurgo Andrew Taylor Still, che apri’ la prima scuola nel 1892. L’Istituto Superiore di Osteopatia (ISO) e’ stata la prima scuola in Italia ad avviare un corso quinquennale per la formazione osteopatica a tempo pieno.