L’idrossitirosolo è un composto chimico vegetale e uno degli antiossidanti più potenti che la natura ci offre, presente nel frutto e nelle foglie dell’olivo.
L’idrossitirosolo (1-(2-idrossi)etil-3,4-diidrossibenzene) da olivo è un polifenolo classificato come composto fitochimico dalle fortissime proprietà antiossidanti.
Pensa che il suo indice ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity, ovvero la capacità di assorbimento dell’ossigeno radicalico) è pari a 40,000 µmolTE/g, ovvero circa dieci volte maggiore rispetto al tè verde e almeno due volte superiore rispetto rispetto al coenzima Q10.
L’idrossitirosolo è noto con la formula chimica: C8H10O3 e la sua massa molecolare è di 154,16 g/mol
Nella sua forma pura è un liquido incolore e inodore, utilizzato per produrre estratti per impieghi fitoterapici e medicali.
È presente in quantità elevate nelle foglie di ulivo e nella polpa delle olive, il cui contenuto fenolico varia notevolmente a seconda della varietà e del tipo di lavorazione. Ad esempio, le olive nere contengono 5,78 g/kg di idrossitirosolo, mentre nelle olive verdi sono stati rilevati 4,48 g/kg di idrossitirosolo e solo tracce di altri composti fenolici 6, 7.
Il contenuto di idrossitirosolo libero aumenta con la maturazione.
Lo troviamo ovviamente anche nell’olio di oliva, nella forma di oleuropeina (ovvero l’estere dell’idrossitirosolo unito all’acido elenolico, che ne garantisce la stabilità) e, specialmente dopo degradazione, nella sua forma libera. Il gusto amaro dell’olio di oliva extra vergine è dato proprio dall’oleuropeina e dall’oleocantale.
Si stima il contenuto fenolico totale dell’olio d’oliva in intervalli da 487,5 a 1.950 mg/l e in idrossitirosolo da 20 a 84 mg/l.
I benefici dell’idrossitirosolo
Grazie alla sua azione antiossidante e antinfiammatoria, l’idrossitirosolo esercita un’ampia gamma di effetti biologici, utili per la nostra salute:
- cardioprotettivi,
- antiaterogeni,
- antitumorali,
- neuroprotettivi
- e antimicrobici.
L’importanza dell’idrossitirosolo nella riduzione del rischio di malattie cardiovascolari è stata evidenziata anche dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), che ne ha approvato l’uso come integratore tra le sostanze in grado proteggere i lipidi presenti nel sangue dagli effetti nocivi dello stress ossidativo.1
Per quanto riguarda l’olio, l’Efsa precisa che questa indicazione può essere autorizzata solo per quegli oli che contengono almeno 5 mg di idrossitirosolo e suoi derivati (ad esempio oleuropeina e tirosolo) ogni 20 g di olio di oliva e sottolinea che l’effetto benefico antiossidante si ottiene con l’assunzione giornaliera di 20 g di olio di oliva.
Questo principio attivo ha quindi molte qualità, avvalorate anche da una perfetta resistenza ai succhi gastrici e dal suo carattere idrofilo, che gli consente di attraversare facilmente le pareti intestinali e le membrane cellulari.
È anche l’unico polifenolo in grado di penetrare senza problemi la barriera emato-encefalica, e questo lo rende un rimedio eccezionale nel trattamento dei disturbi del sistema nervoso.
Assunto per via orale l’idrossitirosolo raggiunge il plasma sanguigno entro 15-20 minuti e viene eliminato dai reni dopo 6-8 ore.
Protettore del sistema cardiovascolare
Molte pubblicazioni evidenziano i benefici dell’idrossitirosolo da olivo sul sistema cardiovascolare: assumerlo come integratore aiuta a prevenire e a trattare le patologie che interessano il cuore e i vasi sanguigni.
Infatti, questo polifenolo sarebbe in grado di mantenere il livello di colesterolo buono (HDL) nella norma e di prevenire l’ossidazione del colesterolo cattivo (LDL) da parte dei radicali liberi. Ma non solo: sarebbe anche in grado di stimolare la sintesi del glutatione, un antiossidante naturalmente prodotto dall’organismo. Il glutatione svolge un ruolo molto importante, in particolare nella protezione delle cellule e dei vasi sanguigni dagli effetti deleteri dello stress ossidativo.
Grazie alla sua proprietà antiossidante, l’idrossitirosolo sarebbe benefico anche per i diabetici: un’assunzione quotidiana partecipa alla prevenzione delle complicanze dello zucchero, anche se la mancanza di studi clinici sull’uomo non consente di confermare questa proprietà.
Schematizzando, l’idrossitirosolo agisce:
- proteggendo l’ossidazione del colesterolo LDL da parte dei radicali liberi (uno dei passaggi chiave nell’inizio dell’aterosclerosi);
- abbassando i livelli sierici di colesterolo totale, trigliceridi e LDL;
- mantenendo normali concentrazioni di colesterolo HDL nel sangue;
- espletando un’azione antinfiammatoria;
- prevenendo l’eccessiva aggregazione piastrinica (importante fattore scatenante nello sviluppo dell’aterosclerosi attraverso l’espressione di molecole di adesione);
- riducendo la pressione arteriosa.
Fonte: Naturelab