In India la popolazione cresce, mentre in Cina si ridimensiona. Un rapporto delle Nazioni Unite spiega che nel corso del 2023 e negli anni a venire la popolazione indiana continuerà ad aumentare, mentre si prevede che quella cinese diminuirà fino ad attestarsi a 1,313 miliardi entro il 2050. Secondo i dati ufficiali, al 2022 l’India stimava la sua popolazione in 1,38 miliardi di persone, rispetto agli 1,4 miliardi della Cina. Tuttavia, Pechino ha di recente comunicato un calo di 850mila abitanti avvenuto negli ultimi mesi, mentre in India il numero di cittadini continua ad aumentare. Secondo gli esperti, si tratta dell’inizio di quello che dovrebbe essere un lungo periodo di declino della popolazione cinese, nonostante gli sforzi del governo per invertire la tendenza. Nella federazione indiana, invece, gli abitanti aumentano, ma senza una garanzia di miglioramento delle condizioni economiche per la maggior parte dei residenti.
Donne danzano in piazza durante un evento nella municipalità di Chongqing, in Cina
Perché la popolazione della Cina cala
La Cina è entrata in un’era di crescita demografica negativa, dopo che i dati hanno rivelato un calo storico del numero di abitanti per la prima volta dal 1961. Dopo decenni di politica del figlio unico che scoraggiava in modo punitivo le coppie ad avere più di un figlio, negli ultimi anni il governo di Pechino si sta adoperando per incoraggiare le persone ad avere più bambini e bilanciare l’incombente invecchiamento della popolazione. Nuove regole hanno cercato di alleggerire gli oneri finanziari e sociali dell’educazione dei figli o di incentivare attivamente la nascita di bambini tramite sussidi statali e agevolazioni fiscali. Alcune province o città hanno annunciato pagamenti in contanti ai genitori che hanno un secondo o terzo figlio. Eppure, l’aumento dei costi della vita moderna e il difficile periodo dovuto alla pandemia con i conseguenti lockdown voluti dal governo, hanno fatto desistere molti cinesi dal costruire una famiglia numerosa.
Le severe leggi anti-Covid della Cina, in vigore da tre anni prima di una brusca inversione che ha travolto le strutture mediche, hanno causato un ulteriore peggioramento alle prospettive demografiche del paese. Per questi motivi, la Cina sta per essere superata dall’India come nazione più popolosa del mondo. Oltre che nella speciale classifica, ci sarà una sostituzione anche nel settore industriale. Apple ha già iniziato a spostare la produzione di iPhone dalla Cina all’India, citando come motivazione i problemi dovuti ai lockdown cinesi e ai contrasti fra i governi di Washington e Pechino. L’azienda informatica e altre società statunitensi stanno cercando di diversificare la produzione dei loro prodotti; l’India e i paesi del Sudest asiatico come il Vietnam sono indicati come i nuovi territori dove trasferire le fabbriche oggi presenti sul territorio cinese.
Perché la popolazione dell’India aumenta
Con 86mila bambini che nascono ogni giorno in India e 49.400 in Cina, lo stato con capitale Nuova Delhi diventerà il più popoloso al mondo e dovrebbe raggiungere 1.65 miliardi di persone entro il 2060. La popolazione mondiale ha raggiunto un totale di 8 miliardi di persone nel 2022; tra oggi e il 2050, oltre la metà del previsto aumento della popolazione mondiale avverrà in soli otto Paesi: Repubblica Democratica del Congo, Egitto, Etiopia, Nigeria, Pakistan, Filippine, Tanzania e India.
Lo scorso anno la nazione indiana ha superato il Regno Unito diventando la quinta economia più grande del globo. Secondo il Fondo monetario internazionale, entro il 2028 dovrebbe diventare la terza più grande superando il prodotto interno lordo di Giappone e Germania. L’aumento di persone contribuirà a una crescita della forza lavoro; con il 27,3 per cento della sua popolazione di età compresa tra i 15 e i 29 anni, l’India è tra i paesi più giovani del mondo. “Molte attività produttive saranno trasferite in India e ci saranno sempre più prodotti Made in India sul mercato”, ha detto Yi Fuxian, scienziato dell’università del Wisconsin.
Si teme però che l’aumento della popolazione indiana porti nuove difficoltà o aggravi quelle esistenti nel Paese asiatico. Anche se l’India ha ridotto drasticamente il suo tasso di povertà nel corso degli anni, il divario di ricchezza fra le classi sociali si è notevolmente ampliato negli ultimi tre decenni. Inoltre, gli esperti hanno avvertito che ci vorranno decenni prima che l’India possa competere con la potenza manifatturiera cinese, citando l’eccesso di burocrazia e la mancanza di infrastrutture paragonabili come valori negativi. Il sorpasso nella classifica di nazione più popolosa al mondo potrebbe portare a un cambiamento nell’economia globale, ma bisognerà osservare le scelte dei governi di Cina e India per capire il futuro delle due nazioni asiatiche e dei suoi numerosi abitanti.
Fonte: LIFEGATE