Una Università Stra-ordinaria, un viaggio personale alla scoperta del senso profondo della propria esistenza e del ruolo che assume nell’universo. Una chiave di lettura degli elementi non visibili e non percepibili con i sensi ordinari.
Nell’estate del 2013 un piccolo numero di allievi dell’Università degli Studi di Torino ha partecipato ad un insolito seminario dal titolo: “Esercitazioni sull’anima” promosso da un professore (Marco Ivaldi). Ventuno ragazzi di età varia per una settimana lavorarono su una ricerca multidisciplinare con la finalità di intraprendere un percorso alla scoperta del senso profondo della propria esistenza e del ruolo che questa assume nell’universo.
Da allora, tutti gli anni, il seminario estivo è stato riproposto ed ogni anno al professore sembrava sempre di più che quell’insieme di insegnamenti che condivideva con il piccolo gruppo di studenti avesse un significato più profondo di quello prettamente accademico. Un significato che permeava non solo la vita di quei ragazzi, ma che parimenti incideva profondamente anche la sua; come diceva Paul Watzlawick: la cosa importante in un’idea così scrupolosamente coltivata, è che possa determinare la propria realtà.
Da allora sono trascorsi otto anni ed il progetto è cresciuto tanto da diventare una Piccola e Libera Skholḗ Universitaria Stra-ordinaria Peripatetica. Vi partecipano una cinquantina di donne e uomini (tra di loro si chiamiamo abitanti): alcuni sono tuttora studenti universitari, altri hanno già terminato il percorso accademico; ma tutti cercano, in un momento storico in cui gli esseri umani sembrano atomizzarsi, distanziarsi con indifferenza e diffidenza reciproca, di ritrovare un forte senso di comunità, di vicinanza e di rapporto umano.
Gli argomenti che si trattano in questa Università Stra-ordinaria sono legati a ciò che è veramente significativo e fondamentale per l’uomo: il valore del tempo e delle cose fatte con cura, la coscienza di sé e di ciò che ci circonda. Una chiave di lettura di elementi non percepibili riferendosi unicamente ai sensi ordinari e volta alla conoscenza profonda di ciò che rende libero e felice l’uomo.
Uno degli obiettivi di questo nuovo percorso universitario è quello di trascorrere il tempo di apprendimento immersi negli elementi naturali, rispettandone i tempi e gli spazi, riappropriandosi del rapporto con la propria intimità, riscoprendo i principi che si stanno sempre più perdendo nell’incedere costante di una quotidianità ritmica, schematica e disattenta.
Il metodo, plasmato in questi 8 anni di esperienze, sta prendendo una forma sempre più strutturata: approfondire sistematicamente la ricerca delle risposte ai più grandi interrogativi che l’uomo si è posto, facendo appello ai valori nei quali ci si è sempre identificati: uno studio non puramente nozionistico ma di ricerca, osservazione attenta, creazione di
conoscenza, condivisione, comprensione e coscienza delle proprie azioni e la conseguente applicazione nel mondo che ci circonda e nel quale agiamo.
La ricerca dei valori serve a definire ciò che siamo e ciò che decidiamo di rimanere o diventare come individui e come collettività. Questa piccola Università vuole porre al centro la ricerca valoriale della persona, in un contesto conviviale e comunitario senza vincoli di età, infondendo un senso di appartenenza slegato dalle convenzioni delle istruzioni tecniche e dalle valutazioni; proponendo una forte transdisciplinarietà tra le materie di studio, in cammino fisico, con molti spazi dedicati alla riflessione personale; avvalorando così la modalità di insegnamento tipica della prima università della storia: quella acroamatica dell’Antica Grecia.
Come raccontato da Silvano Agosti nel suo “Lettere dalla Kirghisia” in questa Università non esistono né compiti, né interrogazioni, né diplomi.
Tra gli obiettivi futuri che l’Università Stra-ordinaria si è posta vi è la ricerca di un luogo fisico, immerso nella natura e possibilmente al di fuori di centri abitati, che funga come base per le lezioni peripatetiche oltre che per realizzare una vasta libreria, seguendo le orme di Padre Sergio de Piccioli, l’eremita innamorato dei libri.
Per questo motivo, dopo molti anni di lavoro, la Scuola desidera comunicare al pubblico il lavoro che sta portando avanti. Se qualche lettore, qualche comune o qualche comunità montana possedesse un bene immerso nella natura che non utilizza e fosse intenzionato a donarlo od a cederlo a modica spesa al fine di creare una base per le lezioni peripatetiche della Università stra-ordinaria (ricevendo in dono l’intitolazione della sede a futura memoria), può mettersi in contatto con il referente: Edoardo Delpiano (edoardo.delpiano@gmail.com)
Qualora, invece, ci fossero persone interessate ad approfondire il nucleo degli insegnamenti dell’Università Stra-ordinaria, volti ad una vita vissuta con coscienza e consapevolezza, considerando che ogni azione ha un significato dirimente su di sé, sugli altri e nel mondo, persone che vogliono slegarsi da aspetti quotidiani privi di valore e di vita opprimenti e che desiderano l’opportunità di trovare altre persone che lavorano con l’obiettivo di trovare una realizzazione personale, un senso alla propria esistenza ed una felicità piena, possono mettersi in contatto con Marco Ivaldi sempre tramite il referente.
Fonte: Scienza e Conoscenza