Uno studio ha confrontato, in rapporto uno a uno, l’efficacia della dieta dei carboidrati specifici e della dieta mediterranea in un campione di pazienti affetti dalla Malattia di Chron Ne è emersa una sostanziale parità nella remissione dei sintomi osservati alla 12 settimana.
La dieta a base di carboidrati specifici, senza cereali e restrittiva, non è superiore alla dieta mediterranea per il raggiungimento della remissione dei sintomi negli adulti con sintomi della malattia di Crohn da lievi a moderati.
I ricercatori – guidati da James Lewis, professore di medicina ed epidemiologia presso la University of Pennsylvania Perelman School of Medicine di Philadelphia – hanno randomizzato in rapporto uno a uno 194 pazienti affetti da malattia di Crohn con sintomi da lievi a moderati a seguire la dieta a base di carboidrati specifici o una dieta mediterranea per 12 settimane.
Per le prime sei settimane, i partecipanti hanno ricevuto pasti e snack pronti per la dieta assegnata; per le restanti sei settimane i partecipanti sono stati invitati a continuare a seguire la dieta assegnata in maniera indipendente.
A sei settimane, la percentuale di pazienti che avevano raggiunto una remissione dei sintomi non era superiore con la dieta dei carboidrati specifici (46,5%) rispetto alla dieta mediterranea (43,5%).
Lo studio ha anche esaminato le risposte a due biomarcatori: riduzione di oltre il 50% della calprotectina fecale (FC) tra i soggetti con una FC al basale superiore a 250 ug/g e riduzione della proteina C-reattiva (CRP) di oltre il 50% tra coloro che al basale presentavano una CPR superiore a 5 mg/l.
La dieta dei carboidrati specifici non era superiore alla dieta mediterranea nemmeno in base alla percentuale di pazienti che avevano ottenuto una risposta alla FC (34,8% vs 30,8%) o alla CRP (5,4% vs 3,6%).
Alla 12° settimana, percentuali simili di pazienti hanno raggiunto la remissione dei sintomi con la dieta dei carboidrati specifici (42,4%) e con quella mediterranea.
Un maggior numero di pazienti che seguiva la dieta mediterranea (46,7%) rispetto a quella dei carboidrati specifici (40,4%) ha ottenuto la remissione clinica entro la 12° settimana, ma tale differenza non era statisticamente significativa.
Fonte: QuotidianoSanità.it