I funghi medicinali per la Mente
Articolo del 01 Giugno 2021
Il termine nootropo è stato coniato nel 1972 da Corneliu E. Giurgea (6 Gennaio 1923, Bucarest – 30 dicembre 1995, Bruxelles), psicologo e chimico rumeno, per descrivere composti in grado di aumentare la memoria e la capacità diapprendimento, potenziare le funzioni cognitive in condizioni di stress, proteggere il sistema nervoso centrale da sostanze neuro-tossiche, accelerare e ottimizzare i processi neuronali e aumentare la concentrazione e il “focusing” (focalizzazione verso gli obiettivi) senza avere effetto sedativo o stimolante, e senza dare dipendenza.
In generale si tratta quindi di sostanze naturali o sintetiche che favoriscono l’aumento delle funzioni cognitive e delle performance mentali, senza avere alcun effetto dannoso per l’organismo né creare dipendenza.
Tra i nootropi sono molto conosciute la L-teanina, in grado di agire sull’equilibrio dei neurotrasmettitori e di modificare le onde cerebrali sostenendo concentrazione e attenzione per tempi lunghi, e la Bacopa monnieri della medicina Ayurvedica, efficace nel potenziamento della memoria, della concentrazione e delle funzioni cognitive.
Molto meno conosciuti sono i nuovi nootropi tra cui i funghi medicinali Hericium erinaceus e Ganoderma lucidum.
Gli utilizzi del Ganoderma Lucidum
Il Ganoderma lucidum, conosciuto nell’antica tradizione orientale come il fungo dell’immortalità, effettua un’azione riequilibrante dei sistemi nervosi autonomo e centrale migliorando stati di ansia, insonnia, svogliatezza, mancanza di motivazione, inquietudine e alte-razioni della memoria e della concentrazione.
La sua azione è di tipo “adattogeno” e i suoi effetti sono sempre più profondi.
Nel tempo genera un senso di calma interiore e armonia e un miglioramento delle prestazioni mentali e cognitive. Uno studio a doppio cieco su 132 soggetti con neurastenia ha dimostrato che l’utilizzo regolare di Ganoderma lucidum (1,8 grammi 3 volte al giorno per 8 settimane) migliora in modo significativo la sensazione di fatica e lo stato di benessere nei soggetti trattati rispetto al gruppo di controllo non trattato.
Migliora l’insonnia con un meccanismo GABAergico e regolarizza i ritmi del sonno. Numerosi studi scientifici evidenziano per il Ganoderma lucidum un effetto migliorativo delle funzioni cognitive, apprendimento e memoria e di riduzione del rischio di sviluppare malattie degenerative quali il morbo di Alzheimer e di Parkinson.
Utilizzo dell’Hericium erinaceus
L’Hericium erinaceus è un fungo tradizionalmente utilizzato per il miglioramento delle funzioni digestive, per la salute gastrointestinale, per il trattamento delle ulcere e delle malattie infiammatorie croniche dell’intestino grazie anche ai suoi importanti effetti sul microbiota intestinale.
È considerato un fungo straordinario per il sistema nervoso, grazie anche a 2 importanti classi di molecole bioattive in esso contenute, le erinacine e gli ericenoni, in grado di attraversare la barriera ematoencefalica, di raggiungere il cervello e di indurre la produzione di Nerve Growth Factor (NGF) e Brain Derived Nerve Factor (BDNF), aumentando la plasticità sinaptica, la mielinizzazione e la neurogenesi.
La sua attività “rigenerativa” del sistema nervoso lo rende molto utile, oltre che nel potenziamento delle funzioni cognitive, anche nella prevenzione e nel trattamento delle malattie neurodegenerative.
Un recente studio dell’Università di Pavia ha paragonato le età del topo e dell’uomo e ha osservato e valutato gli effetti del fungo su topi anziani con fragilità fisica e cognitiva: la sua assunzione per 2 mesi permetteva di “ringiovanire” il sistema nervoso di addirittura 23 anni (tempo corrispondente all’età dell’uomo) migliorando in modo significativo le funzioni cognitive.
Si tratta di risultati davvero sorprendenti che forniscono un razionale per un suo utilizzo nel rallentamento dell’invecchiamento del sistema nervoso e nella prevenzione della neurodegenerazione.
Tutti i funghi medicinali hanno un effetto importante sul sistema nervoso, ma il Ganoderma lucidum e l’Hericium erinaceus, per i risultati ottenuti dai recenti studi scientifici, entrano di diritto nella categoria dei nootropi e possono essere considerati un intervento di sostegno e miglioramento delle performance mentali sia in un’ottica di raggiungimento degli obiettivi, sia anche come prevenzione delle malattie neurodegene-rative delle quali, negli ultimi 50 anni, si nota un allarmante aumento.
Fonte: SC Scienza Conoscenza