Il dolore alla spalla può nascere dall’intestino?
Articolo del 05 Maggio 2021
L’essere umano è un insieme complesso di cellule tra loro funzionalmente interconnesse, integrate ed organizzate in livelli gerarchici di complessità. Questi sistemi cellulari, in collaborazione e comunicazione continua, agiscono con l’obiettivo comune della sopravvivenza.
La straordinaria capacità intrinseca in questi sistemi che ridefinisce continuamente se stesso, si sostiene e riproduce dal proprio interno, si chiama AUTOPOIESI. Un sistema autopoietico si basa su elementi specifici funzionali, quali la capacità di riprodurre sé stessi, di mantenere la propria organizzazione, di definire confini, di sviluppare una complessità propria e di mantenerla in relazione agli stimoli epigenetici di origine ambientale.
L’essere umano si presenta dunque come un Sistema Autopoietico in grado di ridefinire continuamente sé stesso, di mantenersi stabile, ma al tempo stesso di cambiare continuamente in base alle pressioni esterne ed interne.
La via della salute, nella visione integrata, è il risultato di una stabilità dinamica, fondata sulla capacità di adattarsi continuamente agli stimoli esterni ed interni e di mantenere la stabilità dei sistemi fisiobiologici per mezzo del cambiamento La Allostasi.
La risposta adattativa allo stimolo stressogeno ambientale (cibo, respiro, condizioni ambientali, farmaci, psiche, relazioni, ecc.) si basa sui meccanismi fisiologici di reazione infiammatoria, che comportano variazioni nell’assetto PNEI-C ovvero psiconeuroimmunoendocrinologia e connettivo-fascia.
In risposta alle pressioni ambientali, la reazione infiammatoria può assumere caratteristiche fisiologiche sia in sede locale che sistemica, generando cioè un’infiammazione sistemica di basso grado, che si trasforma spesso in un “killer silenzioso”.
Quindi reattività metabolica, regolazione PNEI, dinamiche posturali e viscerali sono in costante interconnessione ed insieme esprimono la complessità della capacità adattativa allo stress fisico e psichico.
Gli OSTEOPATI moderni, con visione sistemica, riescono spesso a comprendere che molte patologie artromiofasciali, definite spesso, genericamente, dalla medicina ufficiale come reumatismi, artrosi, artrite, contratture, sono in realtà riportabili, attraverso una rete di meccanismi, a problemi posturali e viscerali.
Alcuni esempi:
CERVICALGIA CRONICA: scandagliando il design patobiografico e facendo una serie di palpazioni e ragionamenti su catene di collegamento, si può arrivare a trovare collegamenti con fegato, stomaco, diaframma, nervo frenico, polmoni, torace, ecc.
LOMBALGIA CRONICA: ci possono esser collegamenti con intestino, apparato urogenitale, reni, ecc.
Elementi tossici, cibi spazzatura e cibi processati industrialmente, bioritmi di vita alterati, traumi fisici ed emotivi, sovraccarichi posturali, scadente gestione dello stress psicosociale, determinano tipicamente l’insorgere e la cronicizzazione delle patologie.
Fonte: L’altra medicina