Indennità specifica professioni sanitarie. Fnopo: “Gennaio sia il mese del riconoscimento”

Articolo del 21 Dicembre 2021

La Federazione delle ostetriche commenta il recente question time del Ministro della Pa Renato Brunetta. L’indennità “rappresenta un giusto ristoro e gratificazione per quel che i professionisti sanitari stanno ancora facendo quotidianamente con alto senso del dovere e spirito di sacrificio, anche nell’attuale fase di recrudescenza dei contagi da Covid19”.

“In merito a quanto dichiarato dal ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, al question time alla Camera sull’erogazione dell’indennità specifica alle professioni sanitarie già dal 1° gennaio, l’auspicio della Federazione Nazionale è che a partire dalla stessa data vi sia solerzia e puntualità nell’erogazione dell’indennità di tutela del malato e per la promozione della salute riconosciuta alla professione ostetrica, unitamente alle professioni sanitarie nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale del triennio 2019- 2021 relativa al comparto sanità, secondo quanto stabilito all’art. 414 della Legge 178/2020″, così il Comitato centrale della Federazione Nazionale Ordini della Professione di Ostetrica/o.

“La misura, infatti, contenuta nella Legge di bilancio rappresenta un giusto ristoro e gratificazione per quel che i professionisti sanitari stanno ancora facendo quotidianamente con alto senso del dovere e spirito di sacrificio, anche nell’attuale fase di recrudescenza dei contagi da Covid19. È sempre augurabile – prosegue la Fnopo – che l’attenzione della politica sia uniformemente applicata a tutti i lavoratori, in particolar modo quando si tratta di corrispondere riconoscimenti – anche di tipo economico – a professionisti del comparto sanità che fronteggiano le stesse gravi criticità sanitarie ciascuno con le proprie specificità professionali”,

“La quarta ondata di contagi da Covid19 – prosegue ancora – sta nuovamente mettendo in crisi il sistema salute, già fortemente provato a partire dal gennaio 2020, quando ha avuto inizio la pandemia. Contagi che non stanno risparmiando i più piccoli e le donne, anche quelle in gravidanza. Le ostetriche/i non hanno mai smesso di assistere e prendere in carico tutte le donne, sia nell’emergenza – urgenza, sia nell’assistenza ordinaria di prevenzione e cura. Dai consultori, agli ambulatori e i pronto soccorso di ostetricia e ginecologia, nonché l’attività libero professionale, nonostante le mille difficoltà di organizzazione per il contrasto e il contenimento della pandemia, le donne possono continuare a contare sulle ostetriche/i – affermano le/i rappresentanti nazionali della professione -. A fronte di tale carico di lavoro e dell’abnegazione, nonché rischi quotidiani con cui viene affrontato, è indispensabile che la politica faccia la propria parte dimostrando parità di attenzione e di trattamento, nonché di rispetto di uguali tempi per erogare riconoscimenti”.

 

Fonte: Quotidiano Sanità

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