La situazione dello smog in Italia

Articolo del 28 Febbraio 2025

La qualità dell’aria in Italia continua a destare preoccupazione, con un numero crescente di città che superano i limiti di inquinamento atmosferico stabiliti dalla normativa vigente. Secondo il rapporto “Mal’Aria di città 2025” di Legambiente, nel 2024 ben 25 capoluoghi su 98 monitorati hanno registrato livelli di polveri sottili (PM10) oltre i limiti consentiti per più di 35 giorni all’anno, in aumento rispetto ai 18 del 2023.

Le città più colpite

Frosinone si conferma al primo posto per il secondo anno consecutivo, con 70 giorni di sforamento dei limiti di PM10. Seguono Milano con 68 giorni, Verona con 66 e Vicenza con 64. Altre città in situazione critica includono Padova e Venezia (entrambe con 61 giorni), Torino (58), Brescia (56), Monza (55), Napoli (54) e Cremona (52).

Implicazioni per la salute

L’inquinamento atmosferico rappresenta una minaccia significativa per la salute pubblica. Stime dell’Agenzia Europea dell’Ambiente indicano che nel 2021 oltre 300.000 persone nell’Unione Europea sono morte prematuramente a causa dell’aria inquinata. A queste si aggiungono almeno 48.000 nuovi casi di malattie cardiache e 2.000 decessi prematuri attribuibili all’inquinamento acustico.

Prospettive future

Con l’entrata in vigore dei nuovi limiti europei sulla qualità dell’aria prevista per il 2030, la situazione potrebbe peggiorare ulteriormente se non verranno adottate misure efficaci. Secondo le proiezioni, il 71% delle città italiane supererebbe i nuovi limiti per il PM10 e il 45% per il biossido di azoto (NO2).

Conclusione

È evidente la necessità di interventi strutturali e politiche ambientali più rigorose per migliorare la qualità dell’aria nelle città italiane. Solo attraverso un impegno concreto e coordinato sarà possibile tutelare la salute dei cittadini e rispettare gli standard europei in materia di inquinamento atmosferico.

Per approfondimenti: ILFATTOQUOTIDIANO

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