Mangiare poco può rallentare la nostra tiroide?
Articolo del 25 Febbraio 2021
Mangiare poco, essere stressati e ossidati, o carenti di ferro o di selenio, può rallentare la nostra tiroide. Cerchiamo di capire, attraverso lo studio delle deiodinasi, perché questo si verifichi.
Tiroide è una ghiandola situata alla base del collo, che controlla la spesa energetica delle cellule. Tramite i suoi ormoni T4 e T3, regola la produzione di calore a livello cellulare.
Le cellule contengono al loro interno, migliaia di organelli chiamati mitocondri. I Mitocondri sono i carburatori delle cellule: bruciano grassi e zuccheri in presenza di ossigeno, producendo calore corporeo ed energia chimica.
La Nostra temperatura corporea e la nostra energia vitale provengono dall’attività incessante di questi minuscoli organelli. Quando i mitocondri sono ben attivi, siamo caldi al tatto e carichi di vitalità: La pelle e le articolazioni si ammorbidiscono, i capelli diventano più folti, la mente è più lucida, le mucose e gli occhi sono più idratati, e si è più resistenti alle infezioni.
Quando i mitocondri lavorano poco, la produzione di calore ed energia diminuisce, e quindi si abbassano il metabolismo e il livello di energia, e si diventa più pigri e freddolosi.
Chi regola l’attività dei mitocondri?
A regolare l’attività dei mitocondri, sono gli ormoni Tiroidei. I principali ormoni tiroidei sono il T4, il T3 e l’rT3.
Il T4 è il precursore del T3 e dell’rT3; Il T4 ed il T3 stimolano i mitocondri a bruciare nutrienti e produrre calore ed energia; Il T3 però è 15 volte più potente del T4, e quindi quando nell’organismo prevale il T3, i mitocondri sviluppano tantissima energia e calore, accelerando la perdita di grasso. Questa condizione è tipica dell’ipertiroidismo, e chi ne è affetto è nervoso, frenetico, magrissimo e intollerante al caldo.
Oltre al T4 e T3, esiste un terzo ormone tiroideo il T3 inverso, indicato con la sigla “rT3”; questo ormone è un freno al metabolismo, perché spegne il metabolismo; quando prevale l’ormone tiroideo rT3, i mitocondri riducono la combustione dei grassi, e di conseguenza si diventa freddolosi, stanchi, sonnolenti e con poca energia fisica e mentale.
L’ormone T4, viene prodotto dalla Tiroide, ed è poco attivo sul metabolismo; questo, circolando nel sangue, raggiunge i vari tessuti e può essere metabolizzato dalle DEIODINASI, famiglia di ormoni stimolante il metabolismo T3, oppure nell’ormone inibente il metabolismo rT3.
Le DEIODINASI sono enzimi contenenti selenio, sono presenti nei tessuti ed organi di tutto il corpo (fegato, rene, cervello, tessuto adiposo, muscoli, etc), e trasformano l’ormone prodotto dalla Tiroide T4, in T3 ed rT3.
Esistono tre tipi di DEIODINASI: D1, D2 e D3; Le prime due trasformano il T4 in T3, contribuendo ad attivare il metabolismo; La terza deiodinasi D3, trasforma il T4 in rT3, spegnendo il metabolismo.
Le DEIODINASI vengono controllati dalla dieta
Le DEIODINASI D1 e D2, vengono stimolate da una dieta con adeguato apporto di calorie derivanti da carboidrati complessi e proteine, e vengono invece disturbate dallo stress ossidativo, dalle infezioni, dalle diete ipocaloriche, dall’eccessiva attività fisica e dallo stress.
La DEIODINASI D3 viene invece stimolata dallo stress ossidativo, dalla carenza di ferro, dalle diete ipocaloriche e dalle diete ipoglucidiche.
Chi mangia pochissimo e/o segue diete prive di carboidrati, sperimenta una sensazione di freddezza, pigrizia e stanchezza mentale, perché si disattivano le D1 e D2, e si attiva la D3, dirottando l’ormone tiroideo T4 verso la produzione di rT3 che spegne i mitocondri.
Gli specialisti della Nutrizione di segnale sanno bene che lo scarso apporto calorico nella dieta impigrisce il metabolismo, ed è spesso causa di ipotiroidismo; per questo motivo suggeriscono ai loro pazienti un apporto generoso di carboidrati e proteine (specie a colazione) per stimolare le Deiodinasi D1 e D2 a produrre T3 che accende i mitocondri.
Fonte: L’altra medicina