Post Covid: potenziali danni ai tronchi nervosi se ci sono dolori. Come capirlo.
Articolo del 22 Dicembre 2020
La comparsa di male o intorpidimento a mani, piedi, braccia e gambe potrebbe dipendere da problemi ai nervi. Il modo migliore per capirlo è effettuare una risonanza magnetica o un’ecografia. Coloro i quali, dopo essere ufficialmente «guariti» da Covid, soffrono di dolore, intorpidimento o debolezza a mani, piedi, braccia e gambe potrebbero avere danni ai tronchi nervosi.
Lo studio
Lo sostiene uno studio della Northwestern University Feinberg School of Medicine pubblicato da poco su “Radiology”. Non sono pochi gli ex pazienti che lamentano problemi dopo essere tornati negativi. La difficoltà sta spesso nella diagnosi esatta del disturbo: spesso si tratta principalmente di stanchezza, debolezza, fiato corto, eritemi, perdita di memoria, ansia e dolori muscolari, quello che viene chiamato anche “sindrome Post-Covid”. Focalizzandosi sul dolore, il coordinatore dello studio Swati Deshmukh, professore associato di radiologia alla Feinberg, spiega che le attuali tecniche di imaging sono in grado di studiare anche nervi molto piccoli, consentendo di localizzare il danno e arrivare prima alla diagnosi: «La comparsa di parestesie alle dita potrebbe dipendere da problemi al collo, al gomito o al polso, e il modo migliore per capirlo è con una risonanza magnetica o un’ecografia», scrive nello studio.
Un aiuto per la diagnosi
Continua Deshmukh: «Credo che molti clinici si siano chiesti come gestire un paziente giovane e apparentemente sano che lamenta dolore e astenia cronica dopo una malattia da Covid. Ebbene, ora medici e pazienti sanno che grazie alle recenti innovazioni tecnologiche abbiamo a disposizione opzioni diagnostiche di imaging avanzato che potrebbero risolvere il problema». Gli autori spiegano che gli strumenti giusti sono risonanza o ecografia che potrebbero mettere in evidenza un danno nervoso. Le cause possono essere o lesioni da stiramento causate dal posizionamento in pronazione del paziente, con necessità di terapia riabilitativa, o danno nervoso per compressione da ematoma, allora gli anticoagulanti dovrebbero essere sospesi o ridotti e potrebbe essere necessario un drenaggio chirurgico. Il Covid, o meglio, l’infiammazione acuta indotta dalla risposta immunitaria al virus, può colpire infatti il sistema nervoso. La lesione del nervo periferico «può verificarsi nei pazienti Covid-19 secondari a neuropatia infiammatoria post-infettiva, lesioni da stiramento / compressione correlate al posizionamento, neuropatia sistemica o intrappolamento di nervi da ematoma», concludono gli autori.
Fonte: Corriere della Sera