Quasi la metà dei decessi per cancro è prevenibile
Articolo del 06 Settembre 2022
Fumo, alcool, obesità ma anche rapporti sessuali non sicuri ed esposizione a prodotti nocivi sono i responsabili di milioni di morti all’anno per questa malattia a livello mondiale. È quanto mostra una ricerca su centinaia di paesi che in futuro verrà affinata per includere altri fattori di rischio ma anche l’impatto della pandemia.
Quasi il 50 per cento dei decessi per cancro in tutto il mondo è causato da fattori di rischio prevenibili, come il fumo e il consumo di alcool, secondo il più ampio studio sul legame tra il “peso” (burden) del cancro e i fattori di rischio.
Utilizzando le stime dei casi di cancro e dei decessi di oltre 200 paesi, i ricercatori hanno scoperto che nel 2019 i fattori di rischio evitabili sono stati responsabili di quasi 4,5 milioni di decessi per cancro. Ciò rappresenta più del 44 per cento dei decessi per cancro a livello globale in quell’anno. Il fumo, l’uso di alcool e un elevato indice di massa corporea (BMI) – che può essere indicativo di obesità – sono stati i maggiori responsabili del cancro.
I risultati, pubblicati su “The Lancet” il 20 agosto, confermano in gran parte i risultati di studi più piccoli ed evidenziano come la riduzione dell’esposizione ai fattori di rischio possa aiutare a prevenire una percentuale sostanziale di tumori, afferma Rudolf Kaaks, epidemiologo del cancro al German Cancer Research Center di Heidelberg. Il messaggio da trarre è semplice: “Non fumare”, dice Kaaks. “Non essere in sovrappeso e non bere troppo alcol.”
Un fardello pesante
Il numero reale di casi di cancro e di decessi in tutto il mondo è difficile da determinare, perché alcuni paesi non registrano questi dati, afferma il coautore dello studio Justin Lang, epidemiologo alla Public Health Agency of Canada di Ottawa. Per ovviare a questo problema, Lang e i suoi colleghi hanno usato i dati di uno studio che analizzava i decessi e le disabilità causati da oltre 350 malattie e lesioni in 204 paesi. A partire da questi dati, hanno stimato l’impatto di 34 fattori di rischio sulle cattive condizioni di salute e sui decessi per 23 tipi di cancro.
Nel 2019, la metà di tutti i decessi per cancro negli uomini e più di un terzo nelle donne sono dovuti a fattori di rischio prevenibili, tra cui l’uso di tabacco e alcool, diete non salutari, rapporti sessuali non sicuri ed esposizione sul posto di lavoro a prodotti nocivi, come l’amianto. Dal 2010 al 2019, i decessi per cancro a livello globale causati da questi fattori di rischio sono aumentati di circa il 20 per cento, con l’eccesso di peso che rappresenta la percentuale maggiore di aumento, soprattutto nei paesi a basso reddito.
“Questi risultati, in combinazione con le conoscenze locali, possono essere utili ai responsabili politici per determinare su quali fattori di rischio modificabili indirizzare gli sforzi di pianificazione per il controllo del cancro”, afferma Kelly Compton, coautrice dello studio e responsabile del progetto all’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) dell’Università di Washington a Seattle.
Le politiche antifumo, l’aumento delle tasse sul tabacco e i divieti di pubblicità si sono dimostrati efficaci nel diminuire l’esposizione al fumo, e sforzi simili sono stati raccomandati per ridurre l’uso eccessivo di alcool, afferma la coautrice Lisa Force, che studia il “peso” del cancro e le metriche sanitarie all’Università di Washington.
Ricerca futura
Lo studio non ha incluso altri fattori di rischio noti per il cancro, tra cui l’esposizione ai raggi ultravioletti (UV) e alcune infezioni. Anche se i ricercatori hanno usato il “sesso non sicuro” come approssimazione per i rischi di cancro associati al papillomavirus umano (HPV) e ad altri virus a trasmissione sessuale. Il cancro al collo dell’utero, causato da alcuni ceppi di HPV, è la principale causa di morte per cancro tra le donne dell’Africa subsahariana. Secondo Kaaks, “una parte enorme dell’incidenza del cancro e della mortalità nelle donne potrebbe essere ridotta da una vaccinazione tempestiva contro l’HPV”.
In futuro il gruppo di ricerca potrebbe includere fattori di rischio come le infezioni e l’esposizione ai raggi UV, una volta che saranno disponibili più dati, per esempio sui livelli di esposizione a quei fattori, afferma il coautore Jonathan Kocarnik, che modella l’impatto globale dei tumori all’IHME.
Il lavoro futuro potrebbe aiutare a valutare gli effetti della pandemia di COVID-19 sui casi di cancro e sui decessi. Uno studio del 2020 ha stimato che, entro il 2025, in Inghilterra ci saranno più di 3000 decessi per cancro evitabili che sono legati ai ritardi diagnostici dovuti a COVID-19. Secondo Kocarnik, in alcune aree la pandemia potrebbe aver modificato l’esposizione delle persone a determinati fattori di rischio: per esempio, l’esposizione a prodotti nocivi sul luogo di lavoro potrebbe essere diminuita durante le chiusure. Tuttavia, aggiunge, “i potenziali cambiamenti nell’esposizione ai fattori di rischio e l’impatto sul futuro impatto dei tumori richiederanno probabilmente molti anni per essere compresi in modo esaustivo”.
Fonte: Le Scienze