Sistema immunitario: come rafforzarlo con la Fitoterapia

Articolo del 09 Febbraio 2021

Il nostro sistema immunitario è l’arma migliore per proteggersi da ogni tipo di aggressione dal mondo esterno.

Che sia un fattore fisico (caldo, freddo, raggi solari, irradiazioni) o un agente biologico (virus, batteri e altri patogeni presenti nell’ambiente), un evento traumatico o una sofferenza, avere il sistema immunitario in forza ci preserva, anche da quelle malattie che aggrediscono il nostro sistema.

Pertanto, avere un sistema immunitario in efficienza, è fondamentale per una vita sana e serena.

IL SISTEMA IMMUNITARIO: IMMUNOMODULAZIONE E IMMUNOSTIMOLAZIONE

A monte di una integrazione corretta, è saggio e razionale rinforzare il sistema immunitario con un adeguato stile di vita:

  • praticare una regolare attività fisica;
  • seguire una alimentazione corretta per il proprio fabbisogno;
  • sonno regolare;
  • riposo fisiologico;
  • ed evitare tutti quei comportamenti che inducono il nostro sistema ad essere sotto pressione.

L’approccio per rendere il nostro sitema immunitario efficiente e forte è duplice: potremmo sfruttare sia l’immunomodulazione che l’immunostimolazione, utilizzando alcune integrazioni fitoterapiche.

Facciamo chiarezza sulle differenze dei due tipi di intervento.

Con l’immunomodulazione cerchiamo di intervenire sui processi di regolazione del sistema di difesa, stimolando alcune componenti del sistema immunitario e inibendone altre in modo mirato.

Gli immunomodulatori sono sostanze che agiscono – oltre che stimolando la risposta immunitaria aspecifica, modulando elettivamente l’attività della componente linfocitaria T, cellule T Regolatorie.

Con l’immunostimolazione andremo a stimolare delle reazioni immunitarie dell’organismo tramite una serie di processi non specifici, che favoriscono l’attivazione del sistema immunitario sia umorale che cellulare.

Gli immunostimolanti sono sostanze che agiscono prevalentemente tramite la stimolazione non specifica di tutti i meccanismi di difesa immunitaria.
L’immunostimolazione si attua mediante Fitoterapici in grado di stimolare genericamente l’intero sistema immunitario, sia come componente innata che stimolando il comparto linfocitico B (quindi la produzione di anticorpi) e il comparto T (quindi la risposta cellulo-mediata).

IMMUNOMODULANTI IN FITOTERAPIA

Gli immunomodulanti sono i più usati e usabili, in quanto la stimolazione immunitaria aspecifica può essere controproducente in tutti i soggetti con patologie autoimmuni in atto o con familiarità alle stesse. Lo stesso dicasi per i soggetti allergici, atopici, intolleranti.

Gli immunomodulanti sono in genere anche adattogeni: aumentano in modo aspecifico la resistenza, la capacità e le difese dell’organismo stimolandolo a reagire positivamente a situazioni stressogene di carattere fisico o emotivo che, in ogni caso, incidono sulle capacità di reazione del nostro organismo, come intero e come parte, sula funzionalità di specifici organi.

L’immunostimolante per eccellenza è l’Echinacea (Echinacea purpurea (L.) Moench), pianta originaria del Nord America appartenente alla famiglia delle Asteraceae, proposta per varie applicazioni mediche, come risultato di molteplici attività antimicrobiche ed immunomodulanti.
I componenti attivi racchiusi nella radice di Echinacea purpureaangustifolia e pallida stimolano la risposta immunitaria, l’azione antibatterica e antivirale (soprattutto sulle vie respiratorie), l’azione cicatrizzante e l’azione antiflogistica.

Altra pianta immunostimolante è l’Astragalo (Astragalus membranaceus Bung), pianta perenne appartenente alla famiglia delle Leguminosae tipica della medicina tradizionale cinese e impiegata da sempre per la sua azione tonica e rafforzante.
L’Astragalo ha una forte attività anti-infiammatoria, ipotensiva, vasodilatatrice e spasmolitica.
Nelle malattie virali respiratorie il suo utilizzo, soprattutto durante l’inverno, riduce l’incidenza e il decorso delle malattie da raffreddamento.

Come immunomodulatori possiamo avvalerci anche dell’Eleuterococco (o Ginseng siberiano, Acanthopanaxsenticosus), da sempre utilizzo in Medicina Tradizionale Cinese per rafforzare il Qi, rinvigorire il fegato e i reni. Ha la capacità di migliorare le difese immunitarie, modulando le risposte del sistema immunitario stesso.
È utile nelle malattie a componente allergica e autoimmune, in seguito o propedeutico ad intensa attività psicofisica, in condizioni di astenia e di stress e durante la convalescenza da malattie debilitanti.
Inoltre, viene impiegato nella profilassi delle patologie infettive.

Altra pianta immunomodulante è Lapacho (Pau d’arco o Ipè Roxo), la “pianta sacra degli Inca”, classificata con il nome di Tabebuia Impetiginosa, riferito alla sua efficacia nella cura dell’impetigine, provocata da batteri che innescano infezioni locali superficiali con formazione di lesioni bollose e croste giallastre o brune.
In particolar modo Lapacho è ritenuto capace di restituire forza ed energia al corpo e di aumentarne considerevolmente le difese immunitarie, aiutandolo a combattere le malattie infettive batteriche, virali, funghi responsabili di micosi e parassiti.

La Schisandra (Schisandra Chinensis) originaria del Nord-Est della Cina e del Sud orientale della Russia è una pianta molto forte che riesce a crescere anche su terreni poco fertili e sassosi.
Utile in stati di affaticamento, astenia, stress psicofisico, insufficienza epatica, allergie e immunodepressione indotta da chemioterapici.

COADIUVANTI IMPORTANTI

All’utilizzo sia degli immunostimolanti che degli immunomodulanti, sarebbe importante integrare:

  • Acerola (Malpighus glabra L), la cui azione immunostimolatoria è data dall’elevato contenuto di vitamina C
  • fermenti lattici (prediligendo pre e probiotici), al fine di rigenerare e rafforzare gli organismi in deficit.

Per il rinforzo del sistema immunitario è consigliato anche l’impiego degli oligoelementi, tra i quali:

  • il Rame, utile nelle affezioni virali o microbiche;
  • il Manganese – Rame, specifico nel contrastare le infezioni recidivanti otorinolaringoiatriche;
  • il Selenio, utile anch’esso nella prevenzione delle infezioni recidivanti, in genere quando le difese immunitarie sono
    molto basse;
  • infine Oro – Argento – Rame, per rinforzare l’organismo in prevenzione e ridurre lo stato di affaticamento durante la malattia e la convalescenza, o come profilassi di rinforzo

Vediamo adesso alcuni schemi pratici di integrazione.

  • u.p. = unità posologica (compresse, capsule, flaconcini, fialette, etc)
  • E.F. = Estratto fluido.


Fonte
Naturelab

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