Tiroide sana: cosa metto nel piatto?
Articolo del 30 Maggio 2022
I disturbi legati alla tiroide sono aumentati a livello mondiale e sono decisamente più frequenti nelle donne. Ma quali solo le patologie della tiroide? Qual è il loro legame con l’alimentazione, lo stile di vita e altre patologie oggi molto diffuse come l’infiammazione cronica subacuta e la sindrome metabolica?
Per parlare di tiroide e alimentazio-ne ma soprattutto per prenderci cura della nostra salute a 360 gradi abbiamo intervistato la biologa nutrizionista Simone Grazioli Schagerl
Ci può illustrare le principali disfunzioni della tiroide
Le disfunzioni della tiroide sono numerose. Principalmente possiamo distinguere la tiroide che lavora troppo dalla tiroide che lavora poco.
L’insufficiente attività tiroidea porta a una condizione detta ipotiroidismo, mentre la sua eccessiva produzione genera uno stato chiamato ipertiroidismo. Importante anche l’infiammazione acuta o cronica della tiroide, tra queste la tiroidite di Hashimoto, una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario attacca la tiroide e che si può manifestare con sintomi sia iper che ipotiroidei.
Nell’ipotiroidismo congenito le carenze o esposizioni materne determinano disturbi dello sviluppo e dell’omeostasi ormonale del neonato. Nell’ipotiroidismo secondario il “piano dirigente” nel cervello non funziona a dovere, spesso a causa di tumori o introduzione di sostanze xenobiotiche. Infine sono da citare la formazione di noduli e il cancro della tiroide.
Quali sono le principali cause del manifestarsi di un disturbo alla tiroide?
Disfunzioni della tiroide si possono sviluppare per svariati motivi. Tra le cause più comuni troviamo: carenze nutrizionali, errori alimentari, processi infiammatori, stress ed esposizioni ambientali.
Oggi si parla sempre più spesso di interferenti endocrini, ovvero di sostanze presenti nell’ambiente che compromettono il delicato equilibrio ormonale del nostro corpo.
Quali sono i più pericolosi interferenti endocrini che agiscono sulla tiroide e come possiamo evitarli?
La pericolosità di un interferente endocrino è dovuta a vari fattori: alla sua similitudine con gli ormoni tiroidei, alla capacità di interferire nell’asse tiroideo, alla facilità e frequenza con cui possiamo incontrarlo Che cos’è l’infiammazione cronica subacuta?
Sempre più scienziati notano come l’infiammazione giochi un ruolo primario nell’eziologia delle varie di-sfunzioni della tiroide. E non solo. Mentre un tempo le infezioni gravi e acute erano molto diffuse, oggi nel mondo occidentale prevalgono le malattie infiammatorie a carattere cronico latente. L’infiammazione, come ci insegna l’immunologia, è la risposta al “non-self”, cioè la reazione a ciò che non viene tollerato.
Un processo indispensabile con cui l’organismo cerca di mantenere la sua identità tollerando i tessuti propri e i microbi “amici”, ma scongiurando le lesioni in atto. Le evidenze scien-tifiche fanno ora presumere che la continua esposizione subliminale a vari fattori dello stile di vita occidentale abbia modificato la chimica dei nostri corpi e tenga continuamente impegnati i sistemi di allerta.
Ciò che accomuna le malattie cardiovascolari, il diabete, i dolori cronici, le intolleranze, le allergie, l’autoimmunità, i tumori, i disturbi ormonali e della fertilità, la depressione, l’obesità, i disturbi (neuro) degenerativi oggi così frequenti, è proprio l’infiammazione cronica subacuta.
Fonte: Scienza Conoscenza